Come installare un sistema Linux: Nomi dei dispositivi delle unità di memorizzazione.

by Luca Soraci on

Nato nel 1997, con il titolo di Appunti Linux, il manuale è stato in seguito rinominato, nel 2000, con il titolo attuale. L'opera era infatti inizialmente concepita per esigenze personali, che facevano riferimento al sistema GNU Linux su piattaforma hardware x86, ma in seguito la trattazione si è estesa ai sistemi operativi riconducibili alla piattaforma Unix.

Pur se impostata in funzione del software libero, la trattazione comprende anche sezioni di carattere generale utili ad apprendere in modo razionale i rudimenti dell'informatica, ma fondamentalmente è una guida di riferimento per l'utente che inizia ad avvicinarsi al mondo dell'informatica libera.

Sebbene l'organizzazione e la suddivisione dei contenuti siano cambiate nel tempo, adattandosi a ripetuti aggiornamenti ed estensioni, la forma finale è organizzata in cinque volumi più un sesto volume spurio, ognuno avente una quantità di pagine tale da rendere agevole la stampa personale e la rilegatura.
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Nomi dei dispositivi delle unità di memorizzazione.

GNU/Linux utilizza dei nomi bene ordinati per i file di dispositivo, ma questi possono confondere
chi proviene dall’esperienza Dos. La tabella 10.4 mostra l’elenco di alcuni nomi di dispositivo
riferiti a unità di memorizzazione.
Tabella 10.4. Elenco dei nomi di dispositivo utilizzati per le unità di memorizzazione.
Nome Descrizione Dos
/dev/fd0 prima unità a dischetti ‘A:’
/dev/fd0u1440 prima unità a dischetti da 1 440 Kibyte ‘A:’
/dev/fd1 seconda unità a dischetti ‘B:’
/dev/fd1u1440 seconda unità a dischetti da 1 440 Kibyte ‘B:’
/dev/hda primo disco fisso ATA (IDE)
/dev/hdb secondo disco fisso (o CD-ROM) ATA (IDE)
/dev/hdc terzo disco fisso (o CD-ROM) ATA (IDE)
/dev/hdd quarto disco fisso (o CD-ROM) ATA (IDE)
/dev/sda primo disco SCSI
/dev/sdb secondo disco SCSI
/dev/sdc terzo disco SCSI
...
I dischi che non rientrano nella categoria dei «dischetti» (o floppy), sono suddivisi in partizioni,
dove per fare riferimento a queste si aggiunge un numero alla fine del nome. Per esempio, ‘/dev/
hda1’ è la prima partizione del primo disco ATA, ‘/dev/sda2’ è la seconda partizione del primo
disco SCSI.
 Leggi anche: Come installare un sistema Linux: scegliere la distribuzione.
La distinzione tra i nomi usati per le partizioni primarie e le partizioni logiche contenute in quelle
estese, può creare confusione ulteriore. In generale, conviene non utilizzare partizioni logiche, se
non c’è una necessità reale. Volendo prendere come esempio il primo disco fisso ATA, le prime
quattro partizioni normali (primarie ed estese) hanno nomi che vanno da ‘/dev/hda1’ a ‘/dev/
hda4’, mentre le partizioni logiche utilizzano nomi da ‘/dev/hda5’ in poi.
 
Preparazione.

Prima di poter installare GNU/Linux occorre che sia pronto l’elaboratore che dovrà accoglierlo.
Se è già stato installato il Dos, con o senza MS-Windows, vale forse la pena di conservarlo fino
a quando si sarà diventati completamente indipendenti da quell’ambiente.
 
Quando si installa GNU/Linux si hanno in pratica due possibilità fondamentali per quanto riguar-da la destinazione: l’utilizzo di un file system Second-extended (Ext2 o Ext3) in una partizione
dedicata, o l’utilizzo di un file system UMSDOS che consente di condividere un file system
Dos-FAT preesistente senza alterare i dati in esso contenuti.
 
La prima delle due soluzioni è la più impegnativa, ma anche la migliore dal punto di vista tec-nico: richiede la preparazione di una partizione da dedicare a GNU/Linux. La seconda è invece
la soluzione più frettolosa e adatta a chi non vuole impegnarsi troppo con GNU/Linux: viene
creata una directory ‘C:\LINUX\’ dalla quale si dirama una struttura di directory (e file), che
pur rispettando le regole dei nomi 8.3 del Dos, viene poi riconosciuta e gestita correttamente dal
sistema GNU/Linux.

Questa ultima soluzione, dal momento che non richiede la preparazione di
una partizione dedicata a GNU/Linux, potrebbe sembrare l’ideale per tutti. In realtà lo è solo per
chi vuole vedere come funziona GNU/Linux e non per chi lo vuole utilizzare veramente.
fonte: AIL
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Written by: Luca Soraci