L'arrivo del Raspberry Pi ha creato un nuovo mercato vivo e con novità continue. I motivi principali del grande successo di vendite del dispositivo - che non accenna a calare - sono presto detti:
- piccole dimensioni
- piccoli consumi
- piccolo costo
Da poco è stata presenta una nuova scheda che si propone di superare in versatilità e potenza il piccolo lampone:
di SolidRun. In effetti le caratteristiche tecniche sono sicuramente superiori:
- fino a 8 GB di RAM
- supporto per eMMC (4GB) e connettore M.2
- DisplayPort con supporto 4k
- USB 3.0
- Gigabit Ethernet
Per tutto questo armamentario anche i consumi diventano rilevanti, perdendo uno dei punti di forza per il mercato. La caratteristica più interessante è il processore: un Quad Core Intel Braswell (E8000 da 2GHz o N3710 da 2.56GHz), che oltre ad avere frequenze di clock più che doppie, usano architettura x86 e non ARM. La differenza diventa importante a livello di software, in quanto risulta usabile quello per i normali PC. In campo linux la cosa non ha grosse implicazioni, dato che spesso (ma non sempre) lo stesso software è compilato per entrambe le architetture, ma in campo Microsoft: Windows 10 (versione normale e completa) è disponibile solo per x86, come tutto (o quasi) il software disponibile.
La nuova scheda costa (almeno) 117 $ per il modulo con CPU più 40 $ per quello base (con i connettori USB, Ethernet ecc...). Totale: (almeno) 157$. Ovvero 4 volte il Rapsberry Pi (40$). Delle caratteristiche elencate per avere successo ne viene persa un'altra, e rimane solo la piccola dimensione.
Quindi non c'è paragone col Raspberry, che diventa destinato a soccombere? La domanda è mal posta, perché dipende sicuramente dai bisogni da soddisfare: chi cercherà prezzo molto contenuto accontentandosi di prestazioni modeste potrà scegliere tranquillamente il lampone, mentre chi avrà bisogno di prestazioni elevate senza compromessi sceglierà il nuovo arrivato. O chi vorrà usare Windows. Ma chi vuole usare Windows?
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