Linus Torvalds aveva dichiarato che il coronavirus non stava impattando in alcun modo sullo sviluppo del kernel ed è stato di parola. Solo una settimana dopo l’arrivo della Release Canidate 7 (RC7) ha annunciato l’arrivo del kernel Linux 5.6.
Non ho davvero visto alcun effetto del lockdown dovuto al coronavirus sullo sviluppo del kernel – molti di noi lavorano da casa anche normalmente – mia figlia però ha riso di me e mi ha definito un “campione di distanza sociale”.
questo il commento dell’istrionico creatore del pinguino.
Linux 5.6: WireGuard e USB4
Presenti molte delle novità di cui vi ho parlato in questi mesi, su tutte l’integrazione della VPN WireGuard v1.0.0. Si tratta di un tunnel che opera sul layer 3. Mira ad essere molto più semplice e più facile da controllare rispetto a IPsec. Nasce come progetto Linux ed è anche cross-platform: è disponibile anche per Windows, macOS, BSD, iOS e Android.
WireGuard diventerà probabilmente il nuovo standard grazie alla sua alta velocità e al design in-kernel. Non è solo veloce ma anche sicuro: supporta lo stato dell’arte della crittografia: Noise protocol framework, Curve25519, ChaCha20, Poly1305, BLAKE2, SipHash24 e HKD. Il suo sviluppo ha richiesto molto tempo perché Jason Donenfeld, il principale progettista di WireGuard, non amava il sottosistema crittografico integrato di Linux in quanto la sua interfaccia di programmazione era troppo complessa e difficile. Donenfeld ha quindi deciso di utilizzare la sua Zinc library, cosa che ha suscitato un po’ di polemiche: a molti sviluppatori non è piaciuta questa scelta. Donenfeld però può vantare un importante alleato perchè Torvalds ha appoggiato pubblicamente questa decisione. Ampia documentazione, descrizione del protocollo e considerazioni, oltre a prove formali, sono disponibili qui. Donenfeld si è detto felice dell’arrivo della prima versione di WireGuard nel kernel Linux 5.6: qui trovate la sua nota nella mailing list.
Un’altra novità degna di nota è l’arrivo di una prima implementazione del supporto per la tecnologia USB4 e per lo smart speaker Amazon Echo. I lavori per integrare l’USB4 (la dicitura tecnica è proprio USB4 e non USB 4.0) sono iniziati a ottobre e un grosso contributo l’ha dato Intel che ha pubblicato ben 22 patch per un totale di circa quattromila righe di codice. La nuova generazione sarà simmetrica come l’USB type-c: potrà essere inserita da entrambi i lati. Il nuovo standard garantirà maggiori velocità di trasferimento, una migliore gestione dei video e una compatibilità opzionale con la tecnologia Thunderbolt 3 sviluppata da Intel. USB4 sarà retrocompatibile anche con USB3 e USB2.
Linux 5.7
Attualmente ci sono i presupposti per una versione 5.7 abbastanza normale con le solite tempistiche: non c’è alcun segno che denoti il contrario.
queste le parole di Torvalds riguardo la prossima release del kernel che, come vi raccontavo qualche giorno fà, conterrà anche importanti migliorie per i floppy disk. In arrivo anche nuove patch sviluppate da Intel che consentono un miglioramento delle performance e una maggiore durata della batteria. Prossimo anche l’arrivo di un nuovo set di patch che consentirebbe di impostare i parametri sysctl, direttamente dalle fasi di avvio del sistema.
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