Compilare un kernel su misura
Spesso e volentieri, girovagando nel mondo GNU/Linux, abbiamo sentito citare più volte il termine "compilare" e spesso lo abbiamo trovato affiancato a sorgenti di programmi da installare sui nostri PC. Facciamo un passo indietro: tutte le distribuzioni possiedono dei repository suddivisi in categorie e piattaforme. La piattaforma che va per la maggiore oggigiorno è ovviamente il processore 64bit. Le principali distribuzioni organizzano i vari software in pacchetti precompilati pronti all'uso. Ma, essendo GNU/Linux un sistema basato sull'opensource, noi abbiamo sempre disponibili i file sorgente dei software. Ecco quindi che scende in campo la compilazione.
La prima domanda su cui è doveroso soffermarsi è: perché dovrei compilare un software anziché installare il pacchetto pre-compilato? La risposta è abbastanza banale: un file pre-compilato ha l'obiettivo di esser compatibile con il maggior numero di casistiche hardware e quindi avrà delle opzioni (flags) generiche pre-impostate; un file compilato dall'utente invece viene ottimizzato per il proprio hardware oltre al fatto che siamo noi, in fase di configurazione, che decidiamo quali features attivare e quali disattivare.
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