Come di consueto, a stretto giro dall'aggiornamento di Red Hat, arriva anche la release di CentOS, giunta alla versione 7.3 (1611).
Questa revisione è praticamente il solo aggiornamento dei vari pacchetti, come (spesso) accade alle minor release di Red Hat; per fare un esempio, il kernel rimane lo stesso (3.10), ma di base la revisione interna è più recente (514, invece della 327 di CentOS 7.2 - dell'anno scorso) per includere correzioni ai problemi che ultimamente affliggono questa componente così fondamentale.
Le novità più evidenti riguardano systemd, che continua la sua rapida evoluzione: il suo aggiornamento comporta sempre qualche nuova opzione o controllo. Unico vero pacchetto aggiunto (e un po' a sorpresa, visto che non era stato fatto fino ad adesso) è pidgin, il messenger multistandard che da più di un decennio sostituisce i vari messenger proprietari (ICQ, MSN, Skype, Google Talk...), spesso non disponibili sul pinguino.
Altro update notevole è samba, la cui versione base è ora la 4.4.4. Ricorderete i problemi di sicurezza del protocollo di qualche tempo fa, e forse sono proprio loro ad aver convinto per l'adozione di un pacchetto relativamente recente.
CentOS sta per Community Enterprise Operating System, e infatti le altre novità riguardano soprattutto il mondo enterprise: sono stati migliorati i meccanismi di autenticazione (kerberos in primis) e la gestione delle macchine virtuali (container compresi).
Tutti gli altri aggiornamenti sono in realtà bugfix, che possono essere quantificati in circa 730.
Essendo una minor release, uno yum update dovrebbe essere un metodo (sufficientemente) indolore e semplice per ottenere l'ultima versione, mentre se si intende installare da zero il sistema sono già disponibili al download le nuove ISO di CD e DVD.
Per chi poi volesse approfondire la lista di cambiamenti rimando alle Release Notes di CentOS (che integrano quelle di Red Hat).
Buon aggiornamento a tutti!
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