Dopo esser stato rimandato dalla data iniziale primaverile, Java 9 è alle porte: la nuova release del famoso linguaggio di programmazione verrà rilasciato in estate, con grandi novità! Ehm, forse con grandi novità...
Una delle funzionalità più pubblicizzate, richieste ed aspettate è JPMS (Java Platform Module System), ovvero la la modularizzazione del linguaggio: scompattare in pezzetti più piccoli e indipendenti i costrutti base del linguaggio, per averne una gestione migliore e più adatta alle esigenze degli embedded devices. Questa è una funzionalità a cui Oracle tiene molto, tanto che l'aveva prevista già per Java 7.
IBM e Red Hat, però, hanno annunciato di votare contro l'avanzamento del progetto: credono non sia ancora pronto. IBM sostiene non sia stata ascoltata abbastanza la community open, la seconda che l'attuale implementazione richiederebbe troppa riscrittura di codice .
Per Oracle, o almeno il suo capo architetto per Java Mike Reinhold, queste posizioni contrarie non sono dettate da questioni tecniche, ma da puro interesse economico che possiamo immaginare: entrambe sviluppano applicazioni Java, entrambe fuori dagli standard, e per entrambe la nuova funzionalità si tramuterebbe in un serie di costi aggiuntivi per adeguare il software esistente.
Vedremo chi riuscirà a vincere la partita. Intanto questo è un chiaro esempio di come avere un approccio open allo sviluppo implichi il confronto tra differenti visioni: noi speriamo solo che si apra una vera discussione che porti alla migliore soluzione, libera da interessi particolari (veri o presunti che siano).
Per chi volesse approfondire, la lettera aperta in cui Mike Reinhold esprime le proprie preoccupazioni.
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