Lunedì 3 giungo 2024 Google darà il via alla fase finale del Manifest V3, la nuova policy relativa alle estensioni per Chrome / Chromium che, in nome della sicurezza e privacy, andrà a limitare le funzionalità delle estensioni, in particolar modo per gli ad blocker come uBlock Origin e Adblock Plus.
Il piano di attuazione al Manifest V3 di Google
A partire dal 3 giugno sui canali Chrome Beta, Dev e Canary, se gli utenti hanno ancora installato le estensioni Manifest V2, alcuni inizieranno a vedere un banner di avviso quando visiteranno la loro pagina di gestione delle estensioni - chrome://extensions - che li informa che alcune estensioni (Manifest V2) che hanno installato presto non saranno più supportate. Allo stesso tempo, le estensioni con il badge Featured che utilizzano ancora Manifest V2 perderanno il badge.
Nei prossimi mesi si procederà gradualmente alla disabilitazione di tali estensioni. Gli utenti verranno indirizzati al Chrome Web Store, dove verranno consigliate alternative a Manifest V3 per l'estensione disattivata. Per un breve periodo di tempo dopo la disattivazione delle estensioni, gli utenti saranno ancora in grado di riattivare le estensioni Manifest V2, ma col tempo anche questa levetta sparirà.
Come per tutti i grandi lanci, tutti questi cambiamenti inizieranno prima nelle build del canale pre-stabile di Chrome: Chrome Beta, Dev e Canary. Nei prossimi mesi le modifiche saranno estese a Chrome Stable, con l'obiettivo di completare la transizione entro l'inizio del prossimo anno.
Le criticità sul Manifest V3 e la guerra agli ad blocker
Quello che, stando ai buoni propositi di Google, dovrebbe rappresentare un miglioramento per la sicurezza e la privacy degli utenti, sarà in realtà una limitazione importante per quanto riguarda la capacità degli ad blocker di bloccare le pubblicità invadenti presenti sui siti.
Il Manifest V3 introduce infatti delle limitazioni alle API che ad blocker e estensioni anti-tracciamento utilizzano per combattere le stesse pubblicità offerte da Adsense di Google. Una delle limitazioni più importanti del Manifest V3 riguarda la capacità degli ad blocker di aggiornare in automatico le liste di bloccaggio. Con il Manifest V2 le estensioni potevano aggiornare in automatico le liste di blocco più volte al giorno, consentendo agli autori delle estensioni di agire tempestivamente per bloccare le pubblicità.
Con il Manifest V3 questo non sarà più possibile e dunque sarà necessario aggiornare l'estensione. Il problema è che il processo di approvazione e pubblicazione di una nuova versione di una estensione non è un processo rapido e dunque gli utenti rimarranno scoperti per più tempo. Questa cosa sarà molto impattante per le modifiche adoperate da Google a YouTube: Google potrà introdurre modifiche volte a bloccare la capacità degli ad blocker di bloccare le pubblicità su YouTube e gli i programmatori avranno meno spazio di manovra per adeguare le proprie estensioni.
Cambiate browser e passate a Firefox
La soluzione più semplice per gli utenti è quella di migrare verso altri browser web, primo fra tutti Mozilla Firefox che non sarà interessato dalle modifiche adoperate da Google al codice di Chromium.
La speranza, per noi sostenitori di Firefox, è che questa mossa di Google spinga sempre più utenti verso Firefox facendogli guadagnare quote di mercato.
E se proprio volete restare su Chrome / Chromium potete abbonarvi a NordVPN
Un'altra possibile soluzioni, per chi non ha intenzione di lasciare Google Chrome, è quella di utilizzare la funzionalità di Threat Protection integrata in NordVPN, sia nella versione desktop che in quella mobile.
Grazie a Threat Protection, sarà comunque possibile evitare gli annunci, oltre a godere della privacy extra del blocco dei tracker di NordVPN. Il blocco degli annunci di NordVPN non dipende dal browser o da versioni specifiche di Manifest.
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