I colleghi di Phoronix hanno testato a fondo il WSL svelandone pregi e difetti.
Come certamente molti di voi sapranno alla Build 2016, Microsoft ha annunciato ufficialmente una partnership con Canonical per portare la shell Bash su Windows.
Dalla partnership è poi nato il “Windows Subsystem for Linux” e Dustin Kirkland l’ha definito come “l’inverso di Wine”. Tutto questo è stato possibile grazie allo sforzo congiunto degli sviluppatori di Ubuntu e di Microsoft Research che sono riusciti a tradurre in tempo reale le chiamate di sistema di Linux in chiamate di sistema di Windows.
Come sapete poi le distribuzioni Linux sono da poco arrivate sullo store ufficiale di Windows.
Attenta analisi svela pregi e difetti del WSL
Quali sono le effettive prestazioni del WSL? Se lo sono chiesti i colleghi di Phoronix che hanno eseguito dei benchmark facendo girare Ubuntu 16.04 su WSL, VirtualBox e bare metal. La configurazione utilizzata per i benchmark prevede: un Intel i9 7900X, 4x 4GB Corsair DDR4-3000 e un disco NVMe SSD Corsair FORCE da 240GB.
Questi i test svolti:
- I/O su SQLite: prevede la scrittura di un determinato numero di inserimenti in un database. Il WSL ne esce sconfitto, e di gran lunga, sirpetto a Virtualbox. WSL ha richiesto 185.77 secondi, VirtualBox 31.14s.
- FLAC/LAME Audio Encoding: WSL ha praticamente le stesse prestazioni di un bare metal.
- TTSIOD Renderer: rendering software che non usa le OpenGPL ma fa affidamento completamente sulla CPU. VirtualBoxottiene il risultato peggiore (75.66 FPS) mentre su WSL le prestazioni sono anche superiori alla versione bare metal (425.64 FPS vs. 158.97 FPS).
- Timed Apache Compilation: tempo di compilazionetriplo rispetto ad un bare metal (61.74 secondi contro 23.72 secondi).
- Timed Linux Kernel Compilation: VirtualBox e bare metal vanno praticamente di pari passo; WSL richiede quasi 1/4 del tempo in più (121.25 second contro 88.04 secondi).
Microsoft sta lavorando intensivamente soprattutto sull’Input/Output (I/O) che, come si evince dai benchmark, è il punto debole del WSL. Per quanto riguarda invece il carico sulla CPU il Windows subsystem for Linux va alla grande, anche grazie al TurboBoost.
Vi invito, se siete curiosi, a leggere tutto l’articolo dei colleghi che hanno riportato in modo dettagliato considerazioni e grafici per ogni test. I risultati completi sono visionabili qui.
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