GNU/Linux e le distribuzioni BSD-based, sono sistemi operativi Unix-like. Hanno, tuttavia, moltissimi punti di divergenza. In questo articolo, ad esempio, vi ho introdotto la ports collection di FreeBSD. Oggi, invece, vi parlerò del differente modello di sviluppo delle distribuzioni.
BSD e Linux, modelli comparati
Per quanto riguarda GNU/Linux, come ben sapete, esistono due principali modelli di sviluppo delle distribuzioni. Parliamo di rolling release se tutti i pacchetti inclusi vengono aggiornati alla loro ultima versione, senza soluzione di continuità. Esempio tipico di questo tipo di distribuzioni è Arch Linux. Una fixed release, invece, mantiene i propri pacchetti ad una versione predefinita, implementando solo i bug fix, durante il ciclo di vita della distribuzione stessa. Fedora o Debian, ad esempio, fanno parte di questa seconda categoria.
In BSD, invece, prendendo come esempio FreeBSD, sussiste un nucleo fisso del sistema operativo. Le applicazioni di terze parti, invece, sono sempre aggiornate all’ultima versione disponibile. Questo dualismo è reso possibile dal fatto che kernel, librerie, filesystem ed utility CLI, sono sviluppate tutte da uno stesso team. Le case promotrici delle distribuzioni GNU/Linux, in estrema sintesi, si accollano l’onere di prendere una serie di pacchetti, sviluppati in maniera indipendente, per fonderli in un meccanismo complessivo.
Modelli alternativi
Anche nel mondo del pinguino, tuttavia, esistono tentativi di applicare approcci alternativi, in certi aspetti simili al modello BSD. Fedora CoreOS, ad esempio, mantiene un nucleo costante, ovvero i suoi componenti vengono aggiornati sempre tutti insieme. Su di esso, poi, gli utenti possono aggiungere contenitori o pacchetti. Questo approccio consente aggiornamenti più rapidi, e mantiene il nucleo del sistema operativo un po’ più isolato, dalle applicazioni di terze parti.
In conclusione, senza alcuna velleità polemica, si può dire che l’approccio utilizzato nel mondo BSD è più rigoroso, meno caotico. Ci sono ovviamente degli aspetti negativi, in genere legati alle tempistiche di rilascio. Tuttavia, avere un nucleo del sistema operativo unitario, nel lungo periodo, porta con sé non pochi vantaggi. Pensate, ad esempio, alla facilità manutentiva del sistema.
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