Come sapete Red Hat ha deciso di chiudere il progetto CentOS portando avanti solo il progetto CentOS Stream. Il malcontento serpeggia nella community per questa mossa e in tanti sperano che il creatore di CentOS abbia successo con Rocky Linux, la nuova distro che nei suoi piani rimpiazzerà CentOS.
CentOS, Red Hat non ci sta
L’azienda però è convinta della sua scelta e Karsten Wade, Senior Community Architect e membro del consiglio di amministrazione di CentOS, ha difeso la decisione di eliminare CentOS Linux a favore di CentOS Stream, sostenendo che i due progetti erano “antitetici” e Stream è un sostituto soddisfacente nella maggior parte dei casi. Il problema, come sottolineano in tanti, è che CentOS Stream, introdotto a settembre 2019, è di fatto una build di sviluppo di RHEL. Per sua natura è normale sia soggetta a bug e problemi, quindi chi la userebbe in ambiente stabile? E poi, il ciclo di vita di una release di CentOS garantiva stabilità per diversi anni, cosa non vera nel caso di Stream.
Chiaramente l’azienda pensa ai propri interessi e vuole che le aziende paghino la sottoscrizione RedHat piuttosto che usare un clone (CentOS) in maniera totalmente gratuita. L’allineamento di Fedora, CentOS Stream e RHEL ha perfettamente senso dal punto di vista di RH. Permette di innovare (Fedora), garantire una piattaforma (semi)stabile alle aziende (CentOS Stream) per poi offrire in un prodotto stabile e vendibile (RHEL).
Secondo alcune statistiche di w3tech i siti web che usano CentOS sono il 18.5% contro l’1.8% di RHEL. Se una parte di questo 18.5% si riversasse in RHEL allora Red Hat avrebbe fatto bingo.
Wade ha spiegato che CentOS Stream deve essere visto come un progetto che semplifica il contributo della community a RHEL. Riconoscendo che la mancanza di CentOS Linux crea un importante gap, Wade ha affermato di essere fiducioso che Stream possa coprire in modo efficace “il 95% dei carichi di lavoro degli utenti attuali” e ha fatto riferimento a un post di Stef Walter, Director of Linux Engineering, che ha descritto Stream come RHEL con un modello di distribuzione continua. Wade ha anche affermato che Red Hat renderà disponibili soluzioni aggiuntive, presumibilmente significa nuove licenze più convenienti per RHEL.
La community ha replicato con tantissimi commenti negativi, ne cito solo uno, rivolto a Wade:
Credi veramente che la community si fiderà ancora di Red Hat dopo essere stata tradita?
Rocky Linux
In questo marasma prosegue lo sviluppo di Rocky Linux nuova distro dallo stesso creatore di CentOS, Greg Kurtzer. Nel primissimo aggiornamento per la community, il Community Manager di Jordan Pisaniello ha condiviso tutti i progressi fatti finora e gli aggiornamenti per le versioni future di Rocky Linux.
Il team intende rilasciare la prima stable release di Rocky nel corso del secondo trimestre del 2021. Un arco temporale abbastanza vago: presto sarà annunciata una timeline più precisa insieme ad altri dettagli (infrastruttura, repository, etc). AWS (Amazon Web Services) è stato scelto come piattaforma di build principale per lo sviluppo di Rocky Linux. Per il processo di compilazione verrà usato il software Koji e il Module Build Service (MBS).
Se volete contribuire allo sviluppo o per ulteriori dettagli potete dare uno sguardo alla pagina Wiki ufficiale.
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