Non è mai stato un mistero come Red Hat fosse sul mercato da ben prima dell’annuncio di acquisto ufficiale da parte di IBM. È facile pensare quindi come la chiusura del deal sia stata la fase finale di una serie di trattative da cui IBM alla fine è uscita trionfatrice, forte forse anche dei 34 miliardi messi sul piatto.
Ma chi sono (stati) i potenziali acquirenti? Lo rivela Businessinsider (e chi sennò ?) in questo interessante articolo. Pare infatti addirittura che Red Hat abbia rifiutato la prima offerta di IBM, offrendosi prima ad altri potenziali acquirenti.
Nell’ordine: Microsoft, poi ritiratasi con questa motivazione:
concerns about securing regulatory approvals of a strategic transaction in the US and Europe.
preoccupazioni sulla sicurezza delle approvazioni normative di una transazione strategica negli Stati Uniti e in Europa.
A seguire Google, che ha modificato l’interesse di acquisizione nella volontà di una più stretta partnership con un investimento di minoranza, ed infine Amazon che ha scartato la presentazione da parte di Red Hat dicendo che l’azienda di Raleigh non era nelle condizioni (ouch) di fare un’offerta.
Tutto vero? Falso? Solo speculazioni? La fonte sembra particolarmente attendibile, ed è interessante notare come in realtà le cose avrebbero potuto essere molto differenti.
Certo va detta una cosa: se aveste dovuto far tre nomi di potenziali acquirenti, escludendo IBM, con la forza di acquisire Red Hat avreste fatto nomi tanto differenti da quelli citati nell’articolo? Io, personalmente, di no.
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