Il nostro sito preferito è stato bloccato in Italia e siamo alla ricerca di un metodo semplice per navigare in siti bloccati? Il posto è quello giusto! La pratica di bloccare i siti è usata spesso per i portali che infrangono il copyright; oppure dal nostro boss per impedirci di andare, ad esempio, a perdere tempo su Facebook; oppure da gestori di siti che non vogliono visite da questa o quella nazione.
Tralasciando il modo con cui si bloccano i siti (tramite DNS, impostando un filtro nell’infrastruttura IP o altro), navigare in siti bloccati non è difficile e può essere fatto nella maggior parte dei casi. Prima di continuare, però, vi consigliamo di meglio comprendere come viaggiano i dati consultando la nostra apposita guida.
Detto ciò, vediamo come navigare in siti bloccati nel modo più semplice ed economico possibile!
NOTA: Eccezion fatta per TOR, i servizi segnalati in basso non garantiscono l’anonimato né la privacy dei dati. Usare proxy e VPN gratuite con molta cura!
Come navigare in siti bloccati
Cambiare DNS
Per navigare in siti bloccati in Italia la soluzione più semplice, spesso immediatamente funzionante, è quella di modificare i DNS. Brevemente, è possibile che gli operatori italiani abbiano “bloccato” la trasformazione dell’indirizzo web in indirizzo IP nei server locali, rendendoli dunque impossibili da raggiungere.
Questo blocco può essere facilmente eluso e, se è quello il caso del sito interessato, potremo ricominciare a navigare in siti bloccati semplicemente cambiando DNS. Noi vi suggeriamo di usare i Google DNS o gli OpenDNS.
Usare un proxy
Il proxy fa da “intermediario” tra noi ed il sito web, permettendoci così di navigare in siti bloccati: di fatto, l’attività di navigazione viene svolta interamente dal proxy stesso! Ciò tuttavia può influire sulla velocità di navigazione.
Utilizzare un proxy è il metodo migliore per navigare in siti bloccati per posizione; in rete è possibile trovare numerose liste di proxy suddivisi per nazione. Il sito che cerchiamo di contattare ci riconoscerà con la nazionalità del proxy, permettendoci eventualmente di navigare.
E’ possibile trovare proxy con una semplice ricerca su Google; potremo invece impostarli nel nostro browser seguendo l’apposita guida.
Usare una VPN
Una VPN nasce per scopi ben diversi di navigare in siti bloccati; di fatto, le Reti Private Virtuali permettono di istanziare connessioni dirette e private tra due o più dispositivi usando un mezzo di comunicazione pubblico, ad esempio Internet.
Per quanto riguarda il navigare in siti bloccati, la VPN assume esattamente lo stesso ruolo del proxy: far sì che il nostro PC o telefono venga riconosciuto con un indirizzo IP diverso, nonostante la dinamica d’azione sia profondamente diversa da quella del proxy.
Esistono decine e decine di VPN in rete, anche divise per nazione, gratuite o a pagamento, che possono permetterci di navigare in siti web bloccati. Sfruttare una VPN è comunque invasivo e, per la maggiore, richiede l’installazione di software di terze parti o di particolari estensioni.
La VPN più comoda da sfruttare per navigare in siti web bloccati è quella di Opera, integrata nel browser. Basterà installare il browser su Windows, Linux o Android, poi recarsi in Impostazioni > Sicurezza > Attiva la VPN. Anche in questo caso la navigazione potrà riscontrare rallentamenti.
DOWNLOAD | Opera
Altro metodo poco invasivo per usare una VPN statunitense è TunnelBear, disponibile come programma per Windows o estensione per Chrome o Opera. Va comunque detto che il limite di navigazione è impostato a 500 MB al mese e che il servizio richiede iscrizione.
Altro buon software per usufruire di VPN è OpenVPN, per altro completamente open source.
Usare TOR
TOR è pensato per mantenere l’anonimato in rete, pertanto è un ottimo metodo per navigare in siti bloccati – poiché il “nodo di uscita”, ovvero l’indirizzo IP col quale sfociamo in rete durante il suo utilizzo, è spesso differente dalla nostra nazionalità.
TOR è inoltre l’unico metodo, tra quelli segnalati, che permette di evitare la tracciatura e mantenere l’anonimato in rete (a meno di non inserire le proprie credenziali su siti come Google e Facebook, tanto per citarne due).
Usare un servizio online
Usare un servizio online è sicuramente il modo più semplice e meno invasivo di navigare in siti bloccati: basta semplicemente incollare l’indirizzo del sito bloccato e premere un pulsante, senza installare nulla. Di contro, i servizi online gratuiti spesso restituiscono risultati penosi in termini di velocità di navigazione.
Tra i più noti (e meno pietosi) servizi online per navigare in siti bloccati, di fatto usando dei proxy, figurano HideMyAss (permette di scegliere anche la nazione) e Anonymouse. Per questo scopo entrambi non richiedono iscrizioni.
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