Abbiamo parlato nelle scorse settimane del progetto Samsung dedicato all’utilizzo degli smartphone della serie Galaxy (S8, S8+ e Note 8) come veicolo per le distribuzioni Linux, mediante la piattaforma Samsung DeX.
DeX nelle intenzioni di Samsung è nato come strumento per utilizzare il proprio smartphone come un vero e proprio PC (dispone di porte HDMI, USB ed ethernet), ma i limiti insiti in questo utilizzo – primo fra tutti la possibilità di sfruttare programmi concepiti nativamente per Linux – hanno portato l’azienda coreana a fare un passo ulteriore.
Come spiegavamo nel precedente articolo è infatti possibile utilizzare il kernel Android come base per eseguire intere distribuzioni Linux. La novità di oggi è la presentazione di un video di Samsung, nel quale questa funzionalità viene svelata:
La distribuzione del video è una fantomatica Ubuntu 16 (presumibilmente una 16.04 LTS) al cui interno viene a sua volta eseguito l’ambiente di sviluppo Eclipse.
Decisamente affascinante, ma quanto questo genere di soluzioni sarà utile all’utente medio è tutto da stabilire. Il fatto che comunque si necessiti di un monitor conferma come il grado di portabilità sia comunque ridotto, si pensi ad esempio a chi viaggia: per avere l’assoluta portabilità di dovrebbe avere un monitor in ciascuno dei luoghi in cui ci si troverà, ma a quel punto non è forse meglio un tablet?
Certo,non è così difficile da immaginare un futuro in cui gli hot-spot in giro per gli aeroporti avranno unicamente monitor pronti ad essere utilizzati con Dex, ma allo stato attuale delle cose un buon Tablet o un portatile ultraleggero sono sicuramente un’alternativa migliore.
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