Systemd, è probabilmente il pezzo di software più controverso degli ultimi (molti) anni nel mondo Linux. Saprete di sicuro, qualunque sia la vostra opinione in merito, che è adottato da quasi tutte le maggiori distribuzioni linux, compreso Debian.
Le principali critiche che si muovono a Systemd, nel caso abitaste in un bunker sprovvisto di internet, convergono [Accademia Della Crusca, sto arrivando] sull'impossibilità, o comunque difficoltà non indifferente, nel poter sostituire un componente di Systemd, andando anche per questo, contro la tanto amata Filosofia Unix.
Bene, ora potrete ben immaginare che gli utenti attivi della comunità open, non sono stati con le mani in mano. Un gruppo di sviluppatori ha infatti creato un Fork di Debian senza Systemd, chiamata Devuan, sostituendo temporaneamente il tanto odiato software con SystemV, il suo predecessore.
Devuan è, agli occhi dell'utente finale medio, una debian stable a tutti gli effetti, ma prima dell'avvento di systemd. Le sue modifiche, infatti, sono tutte incentrate sul sistema di init, non poco visto che hanno dovuto ricompilare ben 381 pacchetti.
Morro, intervistato telematicamente, ha commentato così la distribuzione:
Devuan, non essendo lo standard di mercato, diventa inutile in ambienti di produzione molto grandi e solidi, che si affiderebbero soltanto alle distribuzioni con maggior supporto (vedi: RHEL e Debian) . Nonostante questo, appoggio totalmente gli ideali degli sviluppatori del progetto, che penso sia da sostenere e diffondere il più possibile, sperando che un giorno almeno Debian possa accettare di usare un init diverso da Systemd. Diversamente da come è accaduto per systemd, questi cambiamenti devono partire dal basso, e possiamo prendere parte alla diffusione di Devuan installandolo ovunque sia possibile.
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