Che VMWare sia il primo player di virtualizzazione sul mercato è risaputo da tempo, così come risaputo è l’interesse della stessa azienda nei confronti dell’ambito cloud, naturale punto di arrivo delle tecnologie ad oggi implementate dalla sussidiaria di Dell (sì, VMware venne comprata a suo tempo da EMC che poi divenne Dell EMC).
All’interno del mercato attuale, dominato dall’affair IBM/Red Hat di cui abbiamo tanto parlato, un’acquisizione come quella resa nota da TechCrunch potrebbe passare inosservata: VMWare ha comprato Heptio, una startup di Seattle.
Ma cosa significa nella realtà tutto questo? Prima e sopra di tutto significa che VMWare vuole impegnarsi nell’ambito Kubernetes. Pare niente, ma se si considera la copertura di clienti mondiale di VMWare, circa cinquecentomila, si fa in fretta a capire come questa acquisizione, dipendentemente da quello che ne seguirà possa assumere toni da game-changer.
Heptio al momento offre servizi professionali a livello enterprise e tra i suoi fondatori annovera Joe Beda e Craig McLuckie, due delle tre persone che crearono Kubernetes in Google nel 2014 (la terza era Brendan Burns). Pertanto le premesse per sviluppare componenti Kubernetes per VMWare e renderle funzionali a livello enterprise ci sono tutte, se a questo aggiungiamo il già citato parco clienti di VMWare il gioco è fatto.
La guerra dei container è appena cominciata!
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