A Giugno dell'anno scorso è nata, sotto la guida della Linux Foundation, la OCI: Open Container Initiative.
Giusto per chiarezza, i container, che si possono chiamare anche virtualizzatori a livello di sistema operativo, sono delle logiche utilizzate dai kernel che permettono l'esecuzione di più istanze separate in user-space, andando a creare degli ambienti compartimentati (dei container, appunto) che eseguono operazioni separate.
Il progetto OCI mira dunque a definire degli standard aperti intorno ai container ed a come questi vengano eseguiti sui kernel. Diversi progetti ed aziende hanno aderito a questo progetto, comprendendone l'importanza, tra cui non si può non citare Docker, RedHat, Google, VMware, Microsoft, e molti altri.
Nei giorni scorsi la Open Container Initiative ha dichiarato di aver avviato un progetto con lo scopo di standardizzare il formato delle immagini utilizzate per generare i container. Questo porterebbe a grandi benefici nel mondo dei container, poichè una standardizzazione delle immagini permetterebbe una maggiore portabilità di queste sui sistemi dei diversi player in questione, permettendo di fatto ai player di concentrarsi sulla qualità del runtime in grado di eseguire il container, ed agli utenti di concentrarsi invece sulla qualità delle immagini, invece che sulla produzione di diverse copie delle stesse per i diversi ambienti.
Una pagina di GitHub presenta gli scopi e mostra lo stato del progetto.
Un ottima notizia per tutti, dunque, vedremo gli sviluppi.
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