Qualche giorno fa vi abbiamo parlato del buon Linus Torvalds che, con una inaspettata scusa pubblica riguardo il suo comportamento reiterato nel tempo, si è allontanato (temporaneamente?) dallo sviluppo del kernel Linux.
Questa cosa ha scosso parecchio la community di sviluppatori del cuore dei nostri OS preferiti che si sono visti togliere un punto di fulcro del loro processo comportamentale e decisionale.
Nella speranza di fornire delle linee guida generiche (e slegate dall’influenza di una singola persona) è stato presentato dallo stesso Torvalds un Codice di Condotta a cui tutte le persone coinvolte in qualche modo nel kernel devono attenersi, e con lo scopo di rimpiazzare il “Codice di Conflitto” precedentemente in essere; di seguito il commento di commit in cui si include questa modifica:
The Code of Conflict is not achieving its implicit goal of fostering civility and the spirit of ‘be excellent to each other’. Explicit guidelines have demonstrated success in other projects and other areas of the kernel.
Here is a Code of Conduct statement for the wider kernel. It is based
on the Contributor Covenant as described at www.contributor-covenant.orgFrom this point forward, we should abide by these rules in order to help make the kernel community a welcoming environment to participate in.
Il Codice di Conflitto non sta ottenendo il suo scopo implicito di promuovere la civiltà e lo spirito di ‘essere eccellenti con gli altri’. Linee guida esplicite hanno dimostrato successo in altri progetti ed in altre aree del kernel.
Ecco qui un Codice di Condotta per il kernel in senso più ampio. E’ basato sul Patto del Collaboratore come descritto su www.contributor-covenant.org
Da questo momento in avanti, dovremmo sottostare a queste regole al fine di rendere la community del kernel un ambiente accogliente in cui partecipare
Molte persone della comunità non hanno apprezzato questa cosa, vedendo questo nuovo codice come un sistema subdolo per attaccare le persone che non vogliono seguire quanto scelto da chi invece lo abbraccia:
I guess the big news in Linux today is that the Linux kernel is now governed by a Code of Conduct and a “post meritocracy” world view.
In principle these CoCs look great. In practice they are abused tools to hunt people SJWs don’t like. And they don’t like a lot of people.
(@Grummz via Twitter)
Credo che la grande notizia in Linux oggi sia che il kernel Linux è adesso pilotato da un Codice di Condotta ed una vista del mondo “post meritocratica”.
In principio questi Codici di Condotta sembrano fantastici. In pratica sono degli strumenti abusati per cacciare le persone che non piacciono ai SJW [Social Justice Warrior, un termine denigratorio usato per indicare le persone che promuovono punti di vista su temi socio/progressisti, ndt.]. Ed a loro non piacciono parecchie persone.
Ed altre persone si chiedono se invece sia realmente necessario, considerando che in passato questo non è stato un freno allo sviluppo:
Remember the good old days where people just cared about making things better and did not need someone to tell them how to behave? Back in those days there were woman and minorities working in the IT field and made a huge contribution to it.
(Xynnect via GitHub)
Ricordate i bei vecchi tempi in cui le persone si preoccupavano giusto di fare le cose meglio e non necessitavano di qualcuno che gli dicesse come comportarsi? In quei tempi c’erano donne e minoranze che lavoravano nel campo IT ed hanno dato un gran contributo ad esso.
Quindi la situazione attuale pare sia questa: Linus non c’è più a fare la voce grossa con le cose che non gli stavano bene ed, a quanto leggo tra le righe, questo potrebbe avergli instillato il dubbio che sia sdoganata la possibilità di “essere taglienti” come solo lui sapeva fare anche ad altre persone al lavoro sul kernel. Certo, sicuramente in passato tutto ha funzionato bene anche senza, ma siamo sicuri che effettivamente non siano necessarie?
Let me tell you, friends, I am seeing the absolute best of the Linux community coming out in full force right now. Their parents must be so proud of them.
It’s funny how all their anger is directed at me, when I had nothing to do with Linux adopting the code of conduct I wrote.
(@CoralineAda via Twitter)
Fatemi dire, amici, che sto vedendo il meglio della comunità Linux uscire a piena forza in questo momento. I loro genitori devono essere così fieri di loro.
E’ divertente come tutta la loro rabbia sia contro di me, quando io non ho nulla a che vedere con Linux che adotta il codice di condotta che io ho scritto.
Queste le parole dell’autrice del suddetto codice, che Linus ha preso e riportato nella community del kernel, e che si è vista attaccata online solo per aver scritto (tra l’altro non in maniera specifica per il kernel Linux) il codice di condotta.
Che sia giusto o sbagliato solo il tempo potrà dirlo, nel frattempo possiamo continuare a discutere se sia corretto usare il termine “slave” nei nostri cluster…
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