Questo articolo non è strettamente legato a Linux e dintorni, però ogni tanto ci piace guardarci intorno e parlarvi anche di quello che succede nel mondo della tecnologia. Sicuramente uno degli argomenti di interesse, ne abbiamo parlato spesso qui su LFFL, è il cloud. Il cloud ormai fa parte della vita di tutti noi e forse, un domani, potrebbe farne parte anche la blockchain. E’ certamente cresciuto esponenzialmente l’interesse verso quest’ultima tecnologia che è alla base del mondo delle criptovalute.
Sicuramente la maggior parte dei lettori sa di cosa si tratta, ne darò una rapida spiegazione per consentirvi di proseguire la lettura, dopodichè se volete approfondire la rete è piena di articoli in merito.
Con il termine Blockchain si intende una lista di record, chiamati blocchi, che sono collegati e messi in sicurezza grazie alla crittografia. Ogni blocco contiene tipicamente un “hash pointer” che lo collega al blocco precedente. Le blockchain sono persistenti. Una blockchain è come un enorme registro aperto e distribuito che può registrare le transazioni tra due parti.
Una blockchain viene generalmente gestita da una rete peer-to-peer che aderisce collettivamente a un protocollo per la convalida di nuovi blocchi. Una volta registrati, i dati in un certo blocco non possono essere modificati retroattivamente senza la modifica di tutti i blocchi successivi, il che richiede la collusione della maggioranza della rete.
Questa tecnologia è quindi adatta alla registrazione di eventi di qualsiasi tipo: dati catastali, cartelle cliniche e altre attività di gestione dei record, come la gestione di identità. Come dicevo poc’anzi è alla base della rete Bitcoin e di quasi tutte le criptovalute esistenti.
Google al lavoro sulla blockchain per il cloud
Diversi colossi tech sono al lavoro per sviluppare questa tecnologia, da Microsoft a IBM passando per Walmart e Ubisoft. Non solo i giganti della tecnologia, anche le banche sono al lavoro per capire quali possono essere i possibili vantaggi di questa tecnologia. Alcune aziende usano già la blockchain per registrare in modo sicuro le transazioni ed elaborare dati su Internet.
In questi giorni è emerso che anche Google sta lavorando ad una blockchain proprietaria a supporto del cloud business. Una funzionalità che Google potrebbe utilizzare, ad esempio, per assicurare ai clienti che le loro informazioni siano protette quando vengono memorizzate sulla rete di server alla base dei suoi servizi cloud.
Al lavoro sarebbe la divisione di Google Alphabet, sia nell’ottica di sviluppare un proprio registro digitale ma anche con l’obiettivo di acquisire startup già attive. Una delle fonti osserva che le attività su cloud sarebbero un ambiente ideale per offrire servizi che si basano su blockchain.
“Come molte nuove tecnologie, abbiano persone in vari team che stanno esplorando l’uso potenziale della blockchain. E’ troppo presto per poter anticipare il possibile utilizzo o i nostri piani“, queste le parole di un portavoce di Google all’agenzia di stampa.
Insomma pare proprio che qualcosa stia bollendo nel pentolone di Google che di solito quando si mette al lavoro su qualcosa riesce sempre a tirar fuori delle novità interessanti dal suo cilindro.
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