Gdu è un tool open source perfetto per gli accumulatori seriali, coloro che non eliminano mai foto o documenti e ben si guardano dal rimuovere programmi che non usano perché “non cancellarlo, non si sa mai”. Gdu è scritto in Go, è multipiattaforma (Linux, Windows, macOS) ed è dannatamente veloce.
Gdu, ovvero Go Disk Usage
Questo strumento è molto simile a ncdu, popolare analizzatore del disco, ma con una grande differenza: la velocità. Gdu è stato creato appositamente per le unità a stato solido (dischi SSD) e sfrutta l’elaborazione parallela. Ovviamente, funziona anche con i vecchi dischi a piattelli magnetici (HDD), ma in questo caso il miglioramento delle prestazioni rispetto ad altri strumenti non è così eccezionale.
Il creatore di Gdu ha una sezione dedicata ai benchmark sulla pagina GitHub ufficiale del progetto. I numeri sono davvero interessanti, la seguente tabella riporta i risultati di Gdu confrontato con altri strumenti analoghi. Il test prevede la scansione di 80GB di dati su un SSD da 500GB:
Gdu porta a termine l’operazione (senza cache) in 6,5 secondi, mentre ncdu impiega quasi 7 volte tanto.
Comandi e installazione
Non ha una GUI ma può essere usato da terminale: lanciando semplicemente il comando gdu
verranno mostrati tutti i dischi. Per analizzare una specifica directory basta dare gdu /path/to/nomedirectory
. Una directory può essere anche esclusa dall’analisi: -ignore-dir=/nomedirectory1,/nomedirectory2
. Eventuali errori possono essere loggati su file (-log-file=/path/to/log/file
). Questa una lista dei comandi:
Up
ok
per muovere in su il cursoreDown
oj
per spostarsi verso il bassoEnter
, ol
per selezionare una directoryh
per spostarsi verso una directory principaled
per cancellare un file o una directoryn
per ordinare in base al nome (asc/desc)s
per ordinare in base alla dimensione (asc/desc)
L’installazione è decisamente semplice considerando che Gdu è disponibile anche in formato Snap:
snap install gdu-disk-usage-analyzer
snap alias gdu-disk-usage-analyzer.gdu gdu
Su Arch potete dare yay -S gdu
mentre su Debian dpkg -i gdu_*_all.deb
.
Nel momento in cui scrivo l’ultima release disponibile è la v2.2.0, il codice sorgente può essere scaricato da GitHub.
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