Un recente sondaggio, pubblicato e (giustamente) pubblicizzato da Red Hat, ha stabilito come per i carichi di produzione all’interno dei cloud pubblici la scelta del sistema operativo da parte degli operatori sia per la maggioranza la stessa: Red Hat Enterprise Linux.
Oltre comunque ai dati in favore di Red Hat, tutti consultabili in questo pdf, il sondaggio aiuta a ricostruire quella che è in generale la situazione nei cloud pubblici oggi in nord america e in europa. Le percentuali sulla tipologia di sistema operativo sui server raccontano che Linux ha il predominio, con il 54% delle installazioni, seguito a ruota da Windows che stabilisce un 43%. La top 3 delle applicazioni vede al primo posto Applicazioni Web (12%), al secondo database MySQL (7%) ed al terzo database Oracle (sempre al 7%).
I dati iniziano a farsi interessanti nell’ambito dei tipi di workload, proponendo questo scenario: in ambiti di produzione “Business critical” il 78% dei clienti preferisce “paid Linux” ossia distribuzioni che come Red Hat necessitano di una subscription. Questa percentuale cala al 54% nel caso di produzioni a basso impatto e finisce al 40% per test e sviluppo. In generale comunque la percentuale di installato che necessita di subscription nel cloud pubblico oggi occupa il 65%.
- Red Hat Enterprise Linux (RHEL) – 48%
- Ubuntu Server – 38%
- Oracle Linux – 19%
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SUSE Linux Enterprise Server (SLES) – 19%
- CentOS – 17%
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