Le imprese spaziali necessitano di strumenti che aiutino a calcolare la propria posizione e le manovre da effettuare, e fin dagli albori della corsa allo spazio i computer si sono rivelati fondamentali. Ma non c'è solo l'hardware: un computer, per poter fare qualcosa, ha bisogno anche del software!
Giovedì 7 luglio su GitHub ha fatto la sua apparizione il software dell'AGC: Apollo Guidance Computer (computer di navigazione dell'Apollo). Si tratta di migliaia di righe di codice scritte dal MIT per conto della NASA e studiate proprio per portare per la prima volta l'uomo sulla Luna, in un'epoca di pionieri non solo spaziali ma anche informatici. Infatti, a metà degli anni '60, i linguaggi di programmazione di alto livello (ovvero che usano parole del linguaggio umano che poi un programma è in grado di interpretare o tradurre in comandi per la CPU) semplicemente non esistevano (o erano troppo onerosi per essere usati in ambito spaziale): si doveva programmare direttamente la CPU in assembly. E per molti appassionati studiare questo codice, sebbene di difficile lettura, è un vero piacere.
Il programma è stato digitalizzato a partire già dal 2009, trascrivendo a mano i fogli originali conservati al MIT sui quali era stampato: è stato rilasciato come opensource per permettere la correzione degli eventuali errori di trascrizione. Ma è, a tutti gli effetti, funzionante! Tanto che gli stessi autori della trascrizione hanno approntato un emulatore capace di far girare il codice.
Se qualcuno volesse rivivere le operazioni di Neil Armstrong e compagni, usando proprio il loro sistema di navigazione, ora è libero di farlo. E in fondo, chi non ha mai voluto fare l'astronauta?
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