Commentando un mio post sulla scellerata scelta della Provincia di Bolzano di preferire un soluzione "closed" a LibreOffice, un mio accanito fan mi ha definito "vegano dell'open source". Temo che con quell'appellativo mi volesse in qualche modo dipingere come un estremista dalla mentalità chiusa, come forse qualcuno vede le persone vegane.
All'inizio la definizione mi ha lasciato interdetto, dato che sono onnivoro. Poi pensando al fatto che un qualunque vegano - in virtù delle sue sole scelte alimentari - ha più rispetto della popolazione media per l'ambiente e per le creature che lo popolano, beh, in verità ne posso solo essere contento.
Chiamatemi pure il "vegano dell'open source", grazie.
Leggi il contenuto originale su Dario Cavedon (iced)