Certo, la cosa è inaspettata; seguendo con molto interesse le evoluzioni del dispositivo Purism Librem 5, non ci aspettavamo che una mossa di Samsung estendesse parecchio la disponibilità di quella che può essere un alternativa ad uno smartphone totalmente Linux.
Sappiamo bene che Android non è Linux (seppur il punto di partenza, tempo addietro, fosse quello), ma quello di cui stiamo parlando è della piattaforma DeX di Samsung; questo sistema, di base, permette di collegare alcuni dispositivi della casa coreana ad un monitor in modo da utilizzare il sistema Android in maniera più simile ad un desktop.
Ma dove subentra Linux? Beh, tempo fa, in beta e per un numero limitato di dispositivi, Samsung ha lanciato Linux on DeX, ovvero la possibilità di far girare un sistema Ubuntu (16.04 per la precisione) all’interno di DeX, sfruttando il monitor esterno per poter “godere di un ambiente Linux ovunque ed in qualsiasi momento”.
In questi giorni, inaspettatamente, il progetto si è aggiornato includendo ancora più dispositivi Samsung e facendo si di allargare parecchio la possibile base utente; allo stato attuale, se avete uno dei seguenti dispositivi Galaxy, potrete installare l’applicazione Linux on Dex per iniziare a “lavorare seriamente” dal vostro dispositivo. Ma vediamo la lista dei dispositivi:
- Android Oreo
- Note9
- Tab S4
- Android Pie
- Note9
- S9 e S9+
- S10, S10e e S10+
- S10 5G
- Tab S4
- Tab S5e
Vediamo quindi che la lista oramai comprende anche dispositivi non più nuovissimi e, quindi, più facilmente distribuiti sul mercato; se avete uno di questi dispositivi ricordate però che Linux on DeX richiede 4GB di RAM, 8GB di storage, e che i software che girano sulla distribuzione devono essere compilati per architettura ARM 64-bit. Certo, la grande disponibilità -soprattutto se guardiamo al mondo dell’IoT- di sistemi con caratteristiche similari fanno si che oramai molti software sono già disponibili in quell’architettura, e che comunque avendo un sistema Linux è possibile installare un compilatore e provare a compilarsi il software necessario (anche se rabbrividisco all’idea di far compilare uno smartphone).
Certo, l’OS non è dei più aggiornati, ma il fatto che vengano aggiunti dispositivi compatibili significa che Samsung ci sta lavorando e che, forse, in futuro ne vedremo delle belle.
Siete curiosi di provarlo? Avete un dispositivo compatibile? Fateci sapere nei commenti.
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