Negli scorsi giorni politica, media e comuni cittadini si sono interrogati su Immuni, l'applicazione per smartphone Android e iOS che il Governo Italiano ha commissionato a Bending Spoon e che verrà usata come strumento di contact tracing digitale per monitorare i contatti fra le persone infette al fine di fronteggiare al meglio la fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Oggi il Ministero dell'Innovazione ha pubblicato un comunicato nel quale cerca di chiarire come funzionerà questa applicazione, il livello di privacy e il tipo di licenza adottata per il suo sviluppo:
- Il sistema di contact tracing dovrà essere finalizzato tenendo in considerazione l’evoluzione dei sistemi di contact tracing internazionali, oggi ancora non completamente definiti (PEPP-PT, DP-3T, ROBERT), e in particolare l’evoluzione del modello annunciato da Apple e Google.
- L'intero sistema integrato di contact tracing sarà interamente gestito da uno o più soggetti pubblici.
- Il codice sorgente del sistema di contact tracing sarà rilasciato con licenza Open Source MPL 2.0 e quindi come software libero e aperto.
- L’applicazione non dovrà accedere alla rubrica dei contatti del proprio telefono, non chiederà nemmeno il numero e non manderà SMS per notificare chi è a rischio.
- Inoltre sarà necessaria l’integrazione delle indicazioni e dei protocolli sanitari stabiliti dal Ministero della Salute e dalle autorità sanitarie.
- L’applicazione si baserà sull'installazione volontaria da parte degli utenti e il suo funzionamento potrà cessare non appena terminerà la fase di emergenza, con cancellazione di tutti i dati generati durante il suo funzionamento.
- L’applicazione non conserverà i dati relativi alla geo-localizzazione degli utenti, ma registrerà esclusivamente i contatti pseudonimizzati di prossimità rilevati mediante la tecnologia bluetooth low energy.
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