È dal 2013 che Cupertino è balzata al primo post del podio Interbrand scalzando Coca Cola, e da allora non si è più spostata. Dietro a lei, i grandi dell'high-tech, vale a dire Google, Microsoft e Samsung rispettivamente al secondo, quarto e settimo posto.
Rispetto all'anno scorso, la popolarità della mela è cresciuta di un incredibile 43%, il che le ha permesso di guadagnarsi anche il titolo di Top Riser assieme a Facebook e Amazon: dai 118,9 miliardi di dollari di valore nel 2014, infatti, Apple ha toccato quota 170,3 miliardi.
IL merito, ovviamente, va a lui, ad iPhone 6s e 6s Plus, che ha battuto tutti i record di vendita mai registrati finora da Cupertino; ma c'è anche Apple Watch, presentato lo scorso aprile, e iPad Pro, e la nuova Apple TV. Un unico dubbio ci assale guardando il modesto -9% di Volkswagen, che forse è un po' poco: chissà, magari le stime non sono aggiornatissime.
Classifica Interbrand, Apple supera Coca-Cola e Google nel 2013
Confermando la classifica stilata da Brandz a maggio, Interbrand ha pubblicato la sua speciale graduatoria dedicata ai marchi di maggior valore, dando così ad Apple la possibilità di vantare anche in questo caso la prima posizione.
La società guidata da Tim Cook scavalca così Google, al secondo posto, e Coca-Cola, al terzo, battendo altre industrie tecnologiche di primo piano come IBM, Microsoft, Samsung e Intel, tutte quante rientrate all'interno della top 10. Nella propria analisi, Interbrand stima il valore di Apple vicino ai 100 miliardi di dollari, motivando così il successo dell'azienda di Cupertino:
"Per aver rivoluzionato il modo in cui lavoriamo, giochiamo e comunichiamo, e per aver padroneggiato l'abilità di sorprendere e deliziare. Apple ha raggiunto un alto livello di estetica, semplicità e facilità d'uso che ora ci si aspetta da tutti gli altri brand tecnologici, e che Apple stessa deve continuamente sorpassare."
Nel report di Interbrand, si riportano come punti cardine della strategia di successo di Apple anche l'ormai diffusa presenza dei suoi negozi in giro per il mondo, oltre alla possibilità di vedere in futuro computer indossabili, grazie all'assunzione dell'ex CEO di Yves Saint Laurent, Paul Denève.
Michele Manfuso
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