Sempre meno persone masterizzano CD o DVD. Anche per installare sistemi operativi o utilizzare le versioni “live” delle distribuzioni GNU-Linux ci si affida ormai solo alle chiavette USB. UNetbootin è uno dei software più utilizzati per creare chiavette USB avviabili. È semplice da usare ed è disponibile per Windows, Mac e Linux. Peccato però che ultimamente dia problemi e non funzioni più bene come un tempo. Andiamo perciò a vedere quali altri programmi alternativi usare a seconda del sistema operativo usato.
WINDOWS
Rufus: È al momento la migliore alternativa disponibile a UNetbootin. Facile da usare (basta selezionare la .iso e il pendrive USB desiderati). Dispone anche di un’opzione per la tabella di partizionamento (BIOS o UEFI).
LINUX
Mintstick: Strumento presente nella distribuzione Linux Mint. Di una semplicità disarmante (solo due campi da selezionare, file .iso e pendrive USB), integra pure un secondo tool per le formattazioni veloci di chiavette. Per le distribuzioni che supportano i file .deb (quindi anche Ubuntu e tutte le derivate) si installa scaricando relativi pacchetti da questa pagina.
Terminale: Esistono diversi modi per creare USB avviabili da file .iso tramite il terminale. Qui vi illustro un metodo “più difficile da spiegare che da usare”, valido su tutti le distribuzioni Linux, che solitamente non richiede l’installazione di nessun pacchetto. Prima di tutto scollegate dal pc tutti gli hard disk esterni, schede SD e chiavette USB. Aprite poi il terminale e controllate la lista dei dispositivi di archiviazione presenti con il comando
lsblk
Un risultato che potrete ottenere può essere ad esempio questo:
NAME MAJ:MIN RM SIZE RO TYPE MOUNTPOINT sda 8:0 0 26G 0 disk ├─sda1 8:1 0 25G 0 part / └─sda2 8:2 0 1000M 0 part [SWAP] sr0 11:0 1 1024M 0 rom
Adesso collegate la chiavetta e ripetete il comando. Potrete ottenere:
NAME MAJ:MIN RM SIZE RO TYPE MOUNTPOINT sda 8:0 0 26G 0 disk ├─sda1 8:1 0 25G 0 part / └─sda2 8:2 0 1000M 0 part [SWAP] sdb 8:16 1 14,9G 0 disk └─sdb1 8:17 1 14,9G 0 part /media/utente/KINGSTON sr0 11:0 1 1024M 0 rom
Avete quindi appurato che la chiavetta viene identificata come sdb. Scrivete la .iso sulla pendrive utilizzando un comando che segua lo schema
dd if=cartella/del/file.iso of=/dev/NomeChiavetta bs=4M && sync
che quindi potrebbe essere ad esempio:
dd if=/home/utente/Scaricati/ubuntu-16.04-desktop-i386.iso of=/dev/sdb bs=4M && sync
Attendete la fine dell’operazione e la chiavetta “live” sarà pronta.
ALTRI PROGRAMMI
Esistono tanti altri programmi che svolgono questo compito. Ne elenco di seguito alcuni. Molti, al pari di UNetbootin, permettono di creare USB persistenti.
- Creatore dischi di avvio (Ubuntu): preinstallato in Ubuntu e derivate. Comodo e semplice da usare. Attenzione: a causa di un bug, con Ubuntu 12.04 e 14.04 non si possono creare live USB di Ubuntu 15.10 e 16.04.
- LinuxLive USB Creator (Windows): Semplice programma che come UNetbootin permette il download diretto della distribuzione Gnu/Linux desiderata.
- YUMI (Windows): In versione portable. Permette di scaricare e installare più distribuzioni Gnu/Linux nella stessa USB.
- Universal USB Installer (Windows): Altro semplice programma che permette il download diretto della distribuzione Gnu/Linux desiderata.
- SARDU (Windows, Linux): È un programma che può risultare utile all’utenza più “smanettona”. Permette di creare dispositivi rimovibili multiboot ed è utile anche per funzioni di recovery e di diagnostica (boot manager, memtest, testdisk, antivirus ecc.).
- Mac Linux USB Loader (Mac): Strumento open source per creare USB live da OS X.
- mkusb (Ubuntu): Creato dalla comunità, è un’interfaccia grafica per utilizzare dd (il comando adoperato da terminale descritto sopra). Si può installare da PPA. .
- Fedora liveusb-creator (Windows, Fedora): Un altro semplice programma sviluppato della distribuzione Fedora. Oltre che su Windows, volendosi può installare su altre distro Linux tramite sorgenti.
- SUSEImageWriter (openSUSE): Strumento creato dalla distribuzione openSUSE.
Enjoy!
Leggi il contenuto originale su Linux – Pinguini per caso