E’ passato un altro anno, e del Librem 5 ancora non c’è traccia sul mercato. Vi abbiamo tenuti aggiornati in questi mesi e, nonostante rimanga il ritardo annunciato a Settembre, in questi giorni l’azienda ha pubblicato la lista di quanto fatto nell’anno appena passato.
Intanto hanno voluto aggiornare sullo stato di invio dei kit per gli sviluppatori:
By now everyone who ordered a dev kit would have received it and are working on the hardware to get it fully enabled from the LCD panel to user-controlled LEDs.
Allo stato attuale, tutti quelli che hanno ordinato un kit per lo sviluppatore lo hanno ricevuto e statto lavorando sull’hardware per renderlo totalmente funzionante, dal pannello LCD ai LED controllati dall’utente.
Questo sicuramente è un primo segnale che lo sviluppo potrebbe subire un’accelerata, facendoci sperare che, forse, ad Aprile di quest’anno potremmo vedere un prodotto fatto e finito, come previsto dalla stessa Purism.
Successivamente, altro passo in avanti riguarda le telefonate; l’applicazione Calls è adesso funzionante, ed il telefono può fare e ricevere chiamate, così come gestire correttamente la riproduzione delle suonerie. Sembrano banalità per un telefono, ma sicuramente è una delle parti di implementazione più complicata. L’applicazione è quindi funzionante e richiede giusto una rivisitazione estetica per essere più comoda su un dispositivo mobile.
Altro traguardo è un’ottimizzazione di Libhandy, una libreria sviluppata proprio da Purism, e che estende le GTK+ per l’uso su dispositivi mobili. Con questa applicazione stanno portando diverse applicazioni core di GNOME sul dispositivo portatile; una di queste, di cui viene mostrato anche un esempio è Epiphany, il browser di default di GNOME.
Virtboard, la tastiera virtuale utilizzata in Librem 5, è in fase di sviluppo, ed attualmente la preoccupazione più grande è quella di farla lavorare in Wayland; ovviamente aspettano feedback per quanto riguarda la User Experience.
E’ stata sviluppata un’applicazione mista per gli SMS, Chatty, in grado di inviare e ricevere messaggi di testo e, grazie all’utilizzo di libpurple, questa supporta anche chat con crittografia End-to-End.
WLroots è l’implementazione Wayland per il Librem 5, su cui attualmente gli sviluppatori stanno cercando da far funzionare libinput (per il touch); su questa viene eseguita Phosh, ovvero l’interfaccia del Librem 5, che adesso è in grado di riconosce il non utilizzo del dispositivo e di riadattare la luminosità al fine di preservare il display anche quando collegato in corrente.
Come sempre tantissimo lavoro fatto dal team di Purism è stato riversato in upstream GNOME, confermando ancora una volta quanto un team che lavora su un prodotto commerciale come il Librem può portare benefici a tutti.
Il post di Purism è estremamente dettagliato, completo sia di screenshot e video che possono “ingolosire” gli acquirenti, sia dei link a tutti i sorgenti, le richieste di merge e le issue aperti dal team di sviluppo.
Non possiamo che continuare a fare il tifo e sperare di riuscire a mettere le mani su questo dispositivo il prima possibile.
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