Lo scorso 18 febbraio il rover Perseverance della NASA e l’elicottero Ingenuity hanno completato l’ammartaggio sancendo lo sbarco di Linux sul pianeta rosso. Questo piccolo robot che ha viaggiato per milioni e milioni di chilometri ora naviga a zonzo per Marte a fare foto e raccogliere campioni scientifici da analizzare. Se avete seguito la storia saprete che Perseverance non era solo nel viaggio spaziale, bensì era accompagnato da Ingenuity (ingegno), un piccolo elicotterino che assomiglia molto a un drone.
Ha le dimensioni di una scatola di fazzoletti, pesa solo 1,8 kg, è in grado di rimanere in volo per novanta secondi raggiungendo un’altezza di 4.5m. Ingenuity ha compiuto il primo volo a motore su un pianeta diverso dalla Terra e, si spera, essere un modello di base per le future missioni su Marte. È stato progettato per volare nell’atmosfera marziana, pari circa all’1% di quella terrestre.
Per volare usa due eliche coassiali controrotanti che ruotano a 3.000 giri al minuto ed è alimentato da batterie agli ioni di litio ricaricabili tramite celle fotovoltaiche. La sua missione è compiere una serie di test di volo, allontanandosi di qualche centinaio di metri dal rover, scattando foto del suolo marziano. Se state pensando “dov’è il difficile?” dovete sapere che volare su Marte è incredibilmente impegnativo per una lunga serie di motivi, tra cui l’atmosfera molto rarefatta, l’assenza di controlli umani (si orienta in base al sole e vola grazie a comandi pre-impostati), e i requisiti di alimentazione.
Linux su Ingenuity
A confermare la presenza del pinguino su Ingenuity è stato l’ingegnere senior della NASA Tim Canham, che lavora per il Jet Propulsion Laboratory (JPL), in un’intervista con l’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE). Intervista che vi invito a leggere per intero se siete interessati all’argomento.
Io vi riporto solo un passaggio molto interessante.
C’è qualcos’altro che puoi condividere con noi che gli ingegneri potrebbero trovare particolarmente interessante?
Questa è la prima volta che porteremo Linux su Marte. In realtà stiamo eseguendo un sistema operativo Linux, il framework software che stiamo utilizzando è quello che abbiamo sviluppato al JPL e l’abbiamo reso open source alcuni anni fa. Quindi, chiunque può usare il framework integrato in Ingenuity e usarlo per il proprio progetto. È una vittoria dell’open-source: stiamo usando un sistema operativo open-source e un software di volo open-source per far volare componenti commerciali che potete acquistare anche voi.
Possiamo dirlo senza temere smentite: Linux ha un marketshare del 100% su Marte
Breaking: Mars becomes the second planet that has more computers running Linux than Windows. pic.twitter.com/bsx0HukK9P
— @mikko (@mikko) February 19, 2021
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