Conoscete tutti la storia di Git? È presumibile che tutti sappiano come l’autore del più popolare software di versioning sia Linus Torvalds, certo, ma i dettagli della sua genesi?
Questo lungo articolo di Zack Brown per Linux Journal, racconta moltissimi succosi dettagli in merito a come Git è nato e cosa ha portato Torvalds a compiere determinate scelte.
Ad esempio, sapevate che inizialmente non esisteva nessun sistema di versioning per gestire le patch? I contributori dovevano inviare messaggi al gruppo Usenet del Kernel e lo stesso Torvalds, a mano, gestiva i merge. Questo significava che l’unica via per risalire ad una determinata modifica era di effettuare un comando diff su due intere versioni, con chiaramente tutti i disagi che questo comportava.
Sapevate poi che, non sopportando CVS e subversion (i software di versioning disponibili negli anni 2000), Torvalds optò per una soluzione commerciale, closed-source, chiamata BitKeeper? Pensate un po’, il software open per antonomasia, il più importante di tutti, colui che ha determinato l’inizio dell’era Linux, è stato gestito da un software chiuso. Incredibile, vero? A tutte le (comprensibili) critiche mosse nei suoi confronti l’affezionato dittatore benevolo rispondeva semplicemente…
Non sono un fanatico del software libero
Inevitabilmente i nodi per BitKeeper vennero al pettine quando Andrew Triggel (creatore di Samba e co-creatore di rsync) tentò di fare il reverse engineering del prodotto usato da Torvalds, Larry McVoy (proprietario della società BitMover distributrice di Bitkeeper) decise di impedirne il suo utilizzo da parte degli sviluppatori del Kernel, bloccandone di fatto gli sviluppi (da notare come la licenza di utilizzo di Bitkeeper per il progetto Kernel non prevedesse il pagamento di denaro).
A questo punto accadde qualcosa mai successo dal 1991: Torvalds smise completamente di sviluppare il Kernel e creò Git.
Il resto, come si dice, è storia.
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