Puntuale come ogni mese, Clement Lefebvre ha pubblicato il suo consueto post mensile sullo stato di sviluppo di Linux Mint e il resoconto delle donazioni ricevute (questo mese hanno raccolto ben 9.297 $ grazie a 429 donatori).
La guida per gli sviluppatori
La guida per gli sviluppatori è pronta. Descrive i progetti su cui il team di sviluppo lavora, le tecnologie utilizzate e spiga come impostare, come creare pacchetti e come testare le versioni alfa. Per chi è interessato allo sviluppo e vuole esserne coinvolto questa guida è assolutamente da leggere. La guida è in inglese ed è disponibile in formato HTML, PDF ed ePub all'indirizzo https://linuxmint-developer-guide.readthedocs.io/en/latest/.
Chi sta ancora utilizzando Linux Mint 17.x, può installare Timeshift dai repository, preparare una istantanea di sistema e pianificare l'aggiornamento a Mint 18 utilizzando questo tutorial https://community.linuxmint.com/tutorial/view/2316.
Questo tipo di problemi sono comuni nelle nuove basi dei pacchetti e si verificano spesso nelle distribuzioni rolling o nelle versioni non LTS. Alla fine vengono risolti, in queste distribuzioni rolling e non LTS, e in genere i fix vengono backportate alla base LTS.
Questo non è ancora successo con Samba. Quando succedono queste cose, la politica di Mint è quella di eseguire il backport di una versione più recente che risolve il problema, o di riportare una versione precedente che non era afflitta da tale problema. Nel caso di Samba questo non è possibile, non solo a causa della complessità di Samba e dell'elevato numero di dipendenze, ma anche perché il blocco di questo pacchetto in Mint sarebbe un problema di manutenzione in dovuto al numero di vulnerabilità rilevate in Samba e quanto spesso riceve aggiornamenti di sicurezza.
Samba supporta diverse versioni di protocollo di comunicazione. In Mint 18.x Samba 4.3 utilizzava per lo più una versione di protocollo chiamata NT1 che funzionava bene e continua a funzionare bene. Dopo che Windows è stato colpito da attacchi ransomware, Microsoft ha deciso di ritirare NT1 e il team di Samba ha lavorato per passare a versioni più recenti di protocollo come SMB2 e SMB3. Questi cambiamenti hanno creato regressioni e Ubuntu sta attualmente cercando di risolvere questi problemi.
Due dei problemi più importanti sono riportati su Launchpad agli indirizzi
Ulteriori informazioni sono state inserite nelle note di rilascio e il fatto che Samba abbia funzionato meglio con Mint 18.x è stato riportato pubblicamente. Secondo l'opinione di Clem, gli utenti che si affidano molto a Samba dovrebbero rimanere su Mint 18.x fino a quando questi problemi non saranno completamente risolti.
Osservando tutto questo, il team di Linux Mint ha anche identificato le aree di miglioramento all'interno di Linux Mint. In particolare smbclient sarà di nuovo presente di default in Linux Mint 19.2 e nelle versioni future.
In Cinnamon, nemo-share è responsabile dell'integrazione di samba con il desktop e rende più facile per gli utenti condividere le directory. Anche se nemo-share in sé non fa molto, è fondamentale per la facilità di condivisione per l'utente.
Su Linux Mint 19.1 il pacchetto nemo-share fa le seguenti operazioni:
Grazie a nemo-share non è necessario utilizzare la riga di comando o installare manualmente samba. Fai clic con il pulsante desto del mouse su una directory, condividila, riavvia ed il gioco è fatto.
In Mint 19.2 nemo-share farà un po' più di prima:
Questo aiuterà gli utenti ad usare al meglio Samba.
Ultimo ma non meno importante, il team di sviluppo ha pensato che fosse un po' noioso che non si potesse tornare indietro (cioè con il pulsante dalla barra degli strumenti in Nemo) verso "network:///" quando si è alla radice della condivisione quindi è stato risolto.
Alcuni di questi cambiamenti potrebbero arrivare anche in caja e caja-share.
Su Github questo è documentato all'indirizzo https://github.com/linuxmint/linuxmint/issues/125.
Gli sviluppatori
Nella prima parte del post Clem ha tenuto a precisare che non c'è nessuna emergenza sviluppatori a dispetto di quanto si potesse pensare a seguito dello sfogo pubblicato lo scorso mese. Alcuni dei problemi che hanno afflitto gli sviluppatori sono ancora all'orizzonte, c'è incertezza su alcune delle novità in arrivo (Clem, da par suo, ha ancora incertezze sul sito web e la riprogettazione del logo) ma nulla che non si possa risolvere per l'arrivo di Linux Mint 19.2Problemi del server
Il team di Linux Mint spera che i problemi che si sono verificati ad inizio aprile siano finiti. Sono stati causati da problemi di alimentazione e di capacità in uno dei datacenter utilizzati.La guida per gli sviluppatori
La guida per gli sviluppatori è pronta. Descrive i progetti su cui il team di sviluppo lavora, le tecnologie utilizzate e spiga come impostare, come creare pacchetti e come testare le versioni alfa. Per chi è interessato allo sviluppo e vuole esserne coinvolto questa guida è assolutamente da leggere. La guida è in inglese ed è disponibile in formato HTML, PDF ed ePub all'indirizzo https://linuxmint-developer-guide.readthedocs.io/en/latest/.
Mint 17.x ha raggiunto lo stato di EOL
Dopo cinque anni di servizio, Linux Mint 17.x (ovvero Linux Mint 17.1, 17.2 e 17.3) ha raggiunto l'"End Of Life". Sebbene i repository continueranno ad funzionare, non riceveranno più aggiornamenti di sicurezza.Chi sta ancora utilizzando Linux Mint 17.x, può installare Timeshift dai repository, preparare una istantanea di sistema e pianificare l'aggiornamento a Mint 18 utilizzando questo tutorial https://community.linuxmint.com/tutorial/view/2316.
Samba
Con ogni nuova versione si sperimentano regressioni. Questo è uno dei motivi principali che hanno spinto gli sviluppatori di ribasare il ciglio di sviluppo di Linux Mint sul ramo LTS di Ubuntu. Questo ha aiutato gli sviluppatori a concentrarsi sullo sviluppo mentre la base LTS continua a maturare per 5 anni. Quando con Linux Mint 19 si è passati a Ubuntu 18.04, insieme ai numerosi miglioramenti e alle nuove versioni del software, sono stati ereditate anche alcune regressioni, alcune delle quai abbastanza frustanti per gli utenti: Wine, scanner e stampanti e Samba, solo per nominarne alcuni.Questo tipo di problemi sono comuni nelle nuove basi dei pacchetti e si verificano spesso nelle distribuzioni rolling o nelle versioni non LTS. Alla fine vengono risolti, in queste distribuzioni rolling e non LTS, e in genere i fix vengono backportate alla base LTS.
Questo non è ancora successo con Samba. Quando succedono queste cose, la politica di Mint è quella di eseguire il backport di una versione più recente che risolve il problema, o di riportare una versione precedente che non era afflitta da tale problema. Nel caso di Samba questo non è possibile, non solo a causa della complessità di Samba e dell'elevato numero di dipendenze, ma anche perché il blocco di questo pacchetto in Mint sarebbe un problema di manutenzione in dovuto al numero di vulnerabilità rilevate in Samba e quanto spesso riceve aggiornamenti di sicurezza.
Samba supporta diverse versioni di protocollo di comunicazione. In Mint 18.x Samba 4.3 utilizzava per lo più una versione di protocollo chiamata NT1 che funzionava bene e continua a funzionare bene. Dopo che Windows è stato colpito da attacchi ransomware, Microsoft ha deciso di ritirare NT1 e il team di Samba ha lavorato per passare a versioni più recenti di protocollo come SMB2 e SMB3. Questi cambiamenti hanno creato regressioni e Ubuntu sta attualmente cercando di risolvere questi problemi.
Due dei problemi più importanti sono riportati su Launchpad agli indirizzi
- https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/samba/+bug/1827041
- https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/gvfs/+bug/1778322
Ulteriori informazioni sono state inserite nelle note di rilascio e il fatto che Samba abbia funzionato meglio con Mint 18.x è stato riportato pubblicamente. Secondo l'opinione di Clem, gli utenti che si affidano molto a Samba dovrebbero rimanere su Mint 18.x fino a quando questi problemi non saranno completamente risolti.
Osservando tutto questo, il team di Linux Mint ha anche identificato le aree di miglioramento all'interno di Linux Mint. In particolare smbclient sarà di nuovo presente di default in Linux Mint 19.2 e nelle versioni future.
In Cinnamon, nemo-share è responsabile dell'integrazione di samba con il desktop e rende più facile per gli utenti condividere le directory. Anche se nemo-share in sé non fa molto, è fondamentale per la facilità di condivisione per l'utente.
Su Linux Mint 19.1 il pacchetto nemo-share fa le seguenti operazioni:
- Installa Samba
- Aggiunge l'utente al gruppo sambashare per il corretto funzionamento di Samba
- Crea la condivisione e verifica / corregge i permessi
Grazie a nemo-share non è necessario utilizzare la riga di comando o installare manualmente samba. Fai clic con il pulsante desto del mouse su una directory, condividila, riavvia ed il gioco è fatto.
In Mint 19.2 nemo-share farà un po' più di prima:
- Dopo l'installazione di Samba, aggiungerà le regole del firewall per farlo funzionare con UFW
- Quando si imposta una condivisione, controllerò le autorizzazioni non solo sulla directory stessa ma sul suo intero percorso, per rassicurarsi che altri utenti possano accedervi.
- Quando si condivide una directory all'interno di una directory home crittografata, si menzione all'utente che la condivisione non sarà accessibile senza utilizzare "force user" nella configurazione di Samba.
nemo-share che rileva un potenziale problema |
Questo aiuterà gli utenti ad usare al meglio Samba.
Ultimo ma non meno importante, il team di sviluppo ha pensato che fosse un po' noioso che non si potesse tornare indietro (cioè con il pulsante dalla barra degli strumenti in Nemo) verso "network:///" quando si è alla radice della condivisione quindi è stato risolto.
Alcuni di questi cambiamenti potrebbero arrivare anche in caja e caja-share.
Su Github questo è documentato all'indirizzo https://github.com/linuxmint/linuxmint/issues/125.
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