Gli utenti di Linux Mint sono degli irresponsabili perché non aggiornano (o comunque lo fanno poco di frequente) il sistema, le app, i pacchetti. Non sono io a dirlo, bensì un post pubblicato sul blog ufficiale di Mint da Clement Lefebvre che fa luce sul problema attraverso statistiche ufficiali. Che ci crediate o no, Clem ha deciso di mettere pubblicamente in imbarazzo i propri utenti nel tentativo di migliorare le percentuali di aggiornamento.
Linux (Mint) users are better?
Secondo la vox popoli gli utenti Linux sono, almeno in linea di massima, più informati riguardo la manutenzione del computer rispetto agli utenti Windows. Dopotutto non sempre i luoghi comuni rispecchiano fedelmente la realtà. Dalle statistiche emerge che gli utenti di Mint spesso eseguono software obsoleto, che potrebbe non essere più supportato o, peggio ancora, potrebbe contenere vulnerabilità sfruttabili. Ad esempio, un numero sorprendentemente alto di persone esegue Linux Mint 17.x, che è in EOL dal 2019!
Stando alle statistiche raccolte dal team di Linux Mint, circa il 30% degli utenti applica gli aggiornamenti entro una settimana dal rilascio. Questo dato è stato estrapolato chiedendo a Yahoo informazioni sul traffico generato da PC con a bordo Mint che usano Firefox. A una settimana dal rilascio di Firefox 85 nei repository solo il 30% degli utenti aveva aggiornato il sistema. Inoltre, è emerso che una parte degli utenti utilizza ancora Firefox 77 (versione fornita con Linux Mint 20).
A proposito: da ieri è disponibile Firefox 86, date un’occhiata, ci sono diverse novità interessanti.
Tra il 5% e il 30% degli utenti usa Linux Mint 17.x
Questa statistica, per stessa ammissione del team di Linux Mint, ha una forbice molto ampia perché deriva da due fonti non precisissime. Ma, come specifica Lefebvre
Qualsiasi percentuale al di sopra dello 0% è negativa. Nessuno dovrebbe usare Linux Mint 17.1 ad oggi (è in EOL dall’aprile del 2019, ndR).
La cifra del 5% proviene dalla pagina iniziale predefinita di Firefox che, come sapete, su Linux Mint è personalizzata. In molti però cambiano la pagina iniziale rendendo inaffidabile la statistica. Se il 5% degli utenti di Mint che usa quotidianamente Firefox ha a bordo Mint 17.x il numero è sicuramente superiore se si considerassero anche gli utenti che hanno personalizzato la home.
La cifra del 30% deriva da un’analisi del traffico dei repository APT. Questo valore non è però affidabile perché APT è stato ammodernato diminuendo la frequenza di aggiornamento della cache. Presumibilmente questo dato è superiore alla realtà.
Probabilmente, facendo una stima ragionevole, un buon 10-15% degli utenti Mint sta ancora usando la versione 17.x che non riceve aggiornamenti da due anni. L’unica domanda da porsi in questi casi è: perchè?
Aggiornate, ora!
Aggiornare Mint è semplice. Aprite il terminale e date lsb_release -r
. Se avete Mint 18.3 (o superiore) avete già Timeshift a bordo, altrimenti installatelo:
apt update
apt install timeshift
Create uno snapshot di sistema per poter tornare alla situazione attuale in caso di problemi con l’aggiornamento. Potete anche automatizzare la creazione degli snapshot:
A questo punto aprite l’Update Manager, cercate gli ultimi aggiornamenti e installateli. Nell’update manager è possibile automatizzare il processo:
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