Nella giornata del 24 aprile la Linux Foundation ha annunciato la creazione di EdgeX Foundry un progetto nato con lo scopo di uniformare e semplificare la così detta Internet Of Things, o IoT, ossia l'insieme dei dispositivi comuni, non propriamente catalogabili come computer, che però possiedono intelligenza informatica sufficiente ad effettuare una connessione internet. Il frigo che fa la spesa se mancano le patate, il rasoio che ordina le lamette troppo consumate su Amazon, il vibratore che invia i dati di utilizzo alla casa produttrice (quest'ultima, per quanto possa sembrare, non è una frottola).
Lo scopo di questa fondazione, a cui partecipano altisonanti nomi dell'industria IT, viene così riassunto:
EdgeX Foundry is unifying the marketplace around a common open framework and building an ecosystem of companies offering interoperable plug-and-play components.
EdgeX Foundry uniformerà il mercato mediate un framework aperto e comune e costruendo un ecosistema di aziende che offrono componenti plug-and-play ed interoperabili
L'obiettivo è quindi quello di connettere dispositivi, applicazioni e servizi installati su hardware e sistemi operativi variegati mediante un comune, aperto e condiviso sistema.
A garantire la compatibilità generale un programma di certificazione che i software dovranno rispettare.
Un progetto dalle grandi potenzialità e sulla carta estremamente utile, poiché nel variegato mondo IoT sino ad oggi ognuno ha fatto quel che gli suggeriva il cervello, senza definire o adeguarsi ad uno standard specifico.
Se già Canonical, Dell e tantissime altre società vi hanno aderito, c'è da scommettere che a breve molte altre società lo faranno. Staremo a vedere!
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