Lo tsunami alla fine è arrivato. In linea con quanto fatto presupporre da tutte le mosse pro open-source degli ultimi anni Microsoft ha dato il colpo di coda più eclatante, almeno fino a questo momento. La casa della maggioranza di tutti i progetti open-source (OpenStack compreso), GitHub, diventa di proprietà di Microsoft.
La valutazione di Github si aggira intorno ai due miliardi di dollari, e pare che il costo della trattativa si aggiri intorno ai cinque miliardi, spiccioli o briciole per un’azienda come Microsoft che fattura quasi novanta miliardi l’anno… Chiaro, le briciole in genere pesano più di cinque miliardi di dollari, ma tant’è.
Dalle dichiarazioni di Bloomberg pare che le motivazioni siano davvero chiarissime:
GitHub preferred selling the company to going public and chose Microsoft partially because it was impressed by Chief Executive Officer Satya Nadella, said one of the people, who asked not to be identified discussing private information
GitHub ha preferito vendere la compagnia con offerta pubblica ed ha scelto Microsoft in buona parte perché lo Chief Executive Officer Satya Nadella ha impressionato con il suo approccio, ha detto una delle persone coinvolte chiedendo di non essere identificata
Va detto che GitHub non è un’azienda che definiremmo “in salute” (ha perso infatti sessantasei milioni nei tre quarter del 2016), ma il potenziale è chiaramente enorme, soprattutto in quelle che possiamo definire sapienti mani di Microsoft.
Dunque ricapitoliamo: estesa e continua crescita dell’interoperabilità dei sistemi, un sottosistema Linux nativo, una distribuzione ed ora l’acquisizione del maggiore sito progetti open-source del pianeta. Ci sono ancora dubbi sul fatto che Microsoft sarà il primo player open-source del prossimo decennio?
E c’è da scommettere come le novità non siano finite qui!
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