Apre con una citazione di Churchill il commento di Jim Zemlin, Executive Director della Linux Foundation, all’acquisizione di GitHub da parte di Microsoft:
In War: Resolution, In Defeat: Defiance, In Victory: Magnanimity, In Peace: Good Will.
In guerra: risolutezza, nella sconfitta: provocazione, nella vittoria: magnanimità, in Pace: buoni propositi
Tutto il contrario di Embrace, Extend, Extinghish quindi, e le riflessioni all’interno dell’articolo sembrano essere estremamente orientate ai buoni propositi, infatti l’analisi di Zemlin evidenza tutti gli aspetti positivi dell’acquisizione e specifica come sebbene lui stesso in passato abbia fomentato le rivalità:
But times have changed and it’s time to recognize that we have all grown up – the industry, the open source community, even me.
Siamo tutti cresciuti quindi, l’industria, la community open-source e lui stesso. È tempo di guardare oltre quindi. Sì, siamo di fronte ad un vero e proprio endorsement.
Intanto, nella galassia del mondo Git, rileviamo come, cavalcando l’onda dell’acquisizione, GitLab ha abbassato i prezzi per favorire la migrazione degli utenti.
Ma prima di parlare di diaspora da GitHub dopo l’acquisizione sarebbe meglio fare qualche calcolo sui numeri.
Ad esempio:
da questo interessante grafico realizzato da Felipe Hoffa emerge come nel 2017, al secondo posto nella classifica di chi contribuisce ai progetti GitHub c’è… Microsoft!
Cosa significa questo per l’open-source? Solo il tempo lo dirà, ma noi vogliamo scommettere su un futuro migliore e, più di ogni altra cosa, condiviso!
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