Microsoft sta dimostrando in tanti modi di volersi avvicinare al mondo dell’open source. In primis aderendo alla Linux Foundation, in seguito lavorando alacremente per integrare il pinguino in Windows grazie al Windows Subsystem for Linux (WSL) giunto alla versione 2. Ha poi reso open source diverse tecnologie e tool proprietari (TypeScript, .NET compliler, Xamarin, etc). Oggi il gigante di Redmond ha rivelato che sta lavorando per implementare exFAT nel kernel.
Ben tredici anni dopo la sua nascita dunque exFAT potrà far parte di Linux. exFAT sta per Extended File Allocation Table ed è anche conosciuto come FAT64. Si tratta di un file system introdotto nel 2006 da Microsoft e pensato appositamente per memorie flash e, in generale, per dispositivi di archiviazione dalle dimensioni contenute.
Microsoft apre a exFAT su Linux
The Linux Foundation is pleased to see Microsoft’s open source evolution extending to support inclusion of exFAT in both the Linux® kernel and the Open Invention Network’s Linux System Definition. https://t.co/DAMOUCzZUs
— The Linux Foundation (@linuxfoundation) August 28, 2019
Il file system è proprietario e usarlo sul pinguino non era possibile senza tool addizionali. Ora Microsoft ha pubblicato sul suo sito ufficiale tutti i dettagli tecnici.
Per noi è importante che la comunità Linux possa utilizzare exFAT con la massima fiducia. A tal fine, renderemo disponibili al pubblico le specifiche tecniche di Microsoft per exFAT in modo da facilitare lo sviluppo di implementazioni conformi e interoperabili.
queste le parole di John Gossman, ingegnere di Microsoft e membro del consiglio di amministrazione della Linux Foundation.
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