A soli 4 mesi dall’ultima release (3.2), ma soprattutto a soli 7 mesi dalla major release 3.0, il popolare editor di testo nano ha visto il rilascio della versione 4.0.
Le novità introdotte sono molte, e per vederle tutte rimandiamo direttamente all’annuncio ufficiale, ma le variazioni nel comportamento di default dell’editor sono tali da giustificare il salto di versione.
Ecco degli esempi:
- le linee più lunghe della larghezza dello schermo non saranno più mandate a capo, ma si troverà un segnaposto (“>”) che indicherà il proseguo oltre lo schermo
- non verrà più aggiunto il capolinea alla fine del file, se non presente – questo è uno strappo anche alla tradizione unix/linux;
- le combinazioni <alt+freccia su> e <alt+freccia giù> ora saliranno e scenderanno di una riga (indipendentemente dal fatto che la stessa sia stata visualizzata su più righe, grazie al a capo automatico ), invece di effettuare la ricerca incrementale di una parola;
- lo scorrimento verso il basso avverrà linea per linea, invece di scorrere fino a metà schermo.
nano è l’editor via terminale più usato dai neofiti per la sua immediatezza, e questi cambiamenti sembrano voler esaltare ancora di più questo aspetto. Ma personalmente, da buon dinosauro o forse solo per abitudine, credo continuerò ad usare Vim. E voi?
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