Lo scorso Gennaio su Launchpad è stato pubblicato un blueprints in cui un utente sosteneva un piano di migrazione da APT a Snap per la prossima versione di Ubuntu.
Questo blueprints è recentemente salito alla ribalta a causa di uno YouTuber che ha ripreso la notizia sul suo canale.
La notizia è stata segnata anche ad Alan Pope, Community Manager at Canonical, che su Twitter è intervenuto per fare chiarezza sulla vicenza.
Seen this #Ubuntu blueprint being shared around the internet. It's not official, not a thing we're doing. Just because someone made a blueprint, doesn't make it fact. https://t.co/5aUYlT2no5— Alan Pope ???? (@popey) February 23, 2019
Purtroppo, o per fortuna, dipende dal vostro punto di vista, questa notizia non è vera. Alan Pope ha ribadito che il blueprints è stato scritto da un utente di Canonical ma la sua esistenza non significa che sia una notizia ufficiale o validata a livello di team di sviluppo.
Chiunque abbia un account launchpad può creare blueprints. Chiunque può dare suggerimenti su come cambiare o migliorare Ubuntu. Il team di Ubuntu può discutere e lavorare su queste cose, parcheggiarle, migliorarle o rifiutarle.
Fra l'altro è da qualche anno che il team di Canonical non utilizza più i blueprints come strumento di pianificazione.
Nella discussione su Twitter, alcuni utenti hanno fatto notare come in passato Will Cooke, Ubuntu Desktop Manager presso Canonical, aveva nel 2015 sostenuto che in futuro Snap sarebbe diventato il default su Ubuntu. Questo però era legato a doppio filo con Unity 8, e tutti sappiamo come è andata a finire. A seguito dell'abbandono dello sviluppo di Unity 8 l'utilizzo di Snap è stato de priorizzato.
La mia opinione
Personalmente auspico un futuro Snap centrico per Ubuntu. Avendo provato a lungo i pacchetti Snap in questi anni, non posso che apprezzare questo sistema di pacchettizzazione. Gli Snap, così come i flatpak, sono estremamente comodi e consentono di poter avere sul proprio PC software sempre aggiornato infischiandosene di problemi di dipendenze. Quante volte vi sarà capito su di una Ubuntu, specie una LTS, di essere costretti ad aggiungere repository esterni, spesso mantenuti saltuariamente da utenti hobbistici, e di aver avuto difficoltà nell'aggiornare la vostra applicazione preferita o aver dovuto aspettare molto tempo per poter ricevere l'ultima release stabile. Con Snap problemi di questo tipo sono pressoché scomparsi. Giusto in questi giorni ho avuto la necessità di voler provare LibreOffice 6.2 e per farlo, su Ubuntu 18.04 LTS, mi sono rivolto allo Snap. Con un semplice comando ho installato la suite senza dover ricorrere al PPA LibreOffice Fresh che è ancora fermo alla vecchia vcrsione.
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