Negli ultimi anni abbiamo visto un proliferare di oggetti smart, primo fra tutti gli smartphone. Il complemento perfetto è da sempre immaginato lo smartwatch, e in effetti provo ancora un po' invidia per Michael Knight che dialogava con K.I.T.T. tramite il suo orologio da polso.
I produttori lo sanno bene, e infatti spingono molto nella vendita di questi oggetti (pensate all'Apple Watch o al Samsung Gear).
Come per tutti i sistemi informatici, questi oggetti hanno un Sistema Operativo proprio che, molto spesso per via delle risorse limitate, sono basati su principi e sistemi diversi dei fratelli maggiori smartphone; si tratta spesso di sistemi studiati per poche e specifiche funzioni, senza grosse possibilità di elaborazione o flessibilità. Insomma, come paragonare una calcolatrice ad un pc... ma sembra che l'interesse di alcuni produttori di chip possa cambiare la situazione.
Qualcomm, produttore della serie di chip Snapdragon che equipaggia da alcuni anni molti dispositivi Android di successo di fascia media e alta, ha infatti annunciato il rilascio di 2 nuovi SoC (System on a Chip) specificamente studiati per gli smartwatch di fascia bassa: lo Snapdragon Wear 1100 e il fratello più grande Snapdragon Wear 2100. La particolarità, rispetto alle altre soluzioni disponibili, è poter supportare SO simili a quelli degli smartphone, come Linux o Android.
La dotazione è parecchio corposa, e comprende:
- cpu single core (quad core per il 2100) con architettura Cortex-A7 a 1.2 GHz
- ram DDR2 ( DDR3 per il 2100)
- Bluetooth
- WiFi
- GPS
- Connettività 3G e LTE (cat 1 per il 1100, cat 4 per il 2100): circa 10 MBit/s di download e 5 MBit/s in upload per il 1100, 10 volte tanto per il 2100
- crittografia hardware
- generatore hardware di numeri casuali
- l'interfaccia per tutta una serie di sensori, come accelerometri, giroscopi e bussole.
Il 2100 poi prende il largo e aggiunge:
- GPU 3D Adreno 304
- ID su rete Cellulare
- NFC
- USB
- supporto per la memoria eMMC
Sistemi completi, con la potenza paragonabile (grossomodo) ad un Raspberry Pi2: nello spazio di un quadrante d'orologio non sembra affatto male.
Anche altre aziende stanno prendendo interesse e presentando prodotti, come il IAP220 della Marvell presentato settimana scorsa: dual core ARM 7, che si pone più o meno a metà strada tra i due presentati da Qualcomm.
Il mercato a cui puntano i dispositivi presentati su queste piattaforme è dedicato ai bambini: braccialetti che segnalano la posizione ai genitori, che con i sensori possono misurare stato di salute (o attività, anche i bambini fanno sport) e che all'occorrenza diventano strumento di comunicazione. Utile anche per chi ha genitori anziani. Tutte attività che prevedono la combinazioni di più dati, o serie decisionali complesse, o capacità di collegamento autonome. Tutte attività che SO come Linux o Android rendono possibili, con un mercato e dei meccanismi per le applicazioni simili a quello che avviene con gli smartphone.
Vedremo se questo segmento di mercato sarà protagonista di un vero interesse, o se sarà solo una nicchia per i più "tecnofili" come si è dimostrata essere quella degli smartwatch per adulti. Ma forse la varietà di prodotti che vengono offerti, e le nuove possibilità del supporto a SO standard, potranno permettere il mix giusto. Staremo a vedere!
per approfondimento: https://www.linux.com/news/new-chips-give-linux-hand-wearables
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