La scorsa settimana si è svolto a Dublino il Project Teams Gathering (PTG) del progetto OpenStack, l’incontro semestrale dedicato agli sviluppatori necessario ad impostare il lavoro per la prossima release del progetto che si chiamerà Rocky. I lavori sono stati piuttosto problematici a causa delle avverse condizioni metereologiche (tra voli cancellati ed impraticabilità delle strade), ma ciò non ha impedito al progetto, così come in ogni PTG, di annunciare ufficialmente l’uscita della nuova release stable, denominata Queens.
Moltissime le novità rilveanti, la più importante delle quali è l’attesissima Cinder Multi-Attach la possibilità cioè di consentire a più istanze di agganciare lo stesso volume, feature richiesta in passato dagli operatori e finalmente disponibile in Queens.
Diversi gli interventi lato Nova (la componente Compute di OpenStack, che si occupa di erogare le istanze), con molti miglioramenti nella gestione delle vGPU (virtual graphic processing units), miglior supporto della gestione macchine fisiche gestite da Ironic con l’introduzione del Rescue mode ed infine l’aggiunta dei consueti nuovi progetti (un vero must): da Zun per la gestione dei container ad Helm per la gestione dei grafici e del ciclo di vita del software, quest’ultimo pensato per vivere all’interno di Kubernetes.
Ma moltissime sono le novità descritte nella pagina di presentazione di Queens.
Ultima notizia rilevante per gli utilizzatori finali di OpenStack è che Il primo marzo è stata annunciata anche la release Queens di RDO, la “distribuzione” basata su CentOS di OpenStack che rende più semplice la fruizione da parte degli utenti dell’intero progetto, fornendo repository contenenti tutto il necessario per iniziare ad utilizzare la piattaforma.
Importante nota finale: la release Queens di OpenStack è dedicata alla memoria di Shawn Pearce, fondatore di Gerrit e membro del progetto OpenStack sin dalla versione Diablo.
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