Qualche giorno fa si è registrata una certa dose di panico perché il sito lkml.org, che ospita un archivio della mailing-list del kernel linux – metodo normale di dialogo tra gli sviluppatori e canale ufficiale degli annunci del più grande progetto opensource di sempre -, era completamente offline. E non per poco tempo: giorni!
La causa? Tra le più banali di sempre: guasto al computer che ospita il sito. Sì il computer: in epoca di cloud fa un po’ sorridere, ma il sito (o meglio, il backend) era ospitato in un computer di una casa, e nello specifico in quella dell’olandese Jasper Spaans.
Dato che la sfortuna ci vede benissimo, ha aspettato un viaggio del suddetto per far saltare la corrente elettrica di casa, con riavvio del suddetto. Appena accortosi del problema, Jasper ha imputato il mancato riavvio completo all’impossibilità di inserire la password per LUKS, il sistema di crittografia del disco: il software di collegamento remoto non funzionava, quindi ci avrebbe guardato appena a casa. Niente di grave ma, appena tornato, ha dovuto constatare che il salto di corrente aveva creato un danno vero: scheda madre andata!
Dando spiegazioni del perché il sito sarebbe rimasto giù per un tempo indeterminato, si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà, che ha permesso in pochi minuti di trovare un pezzo di ricambio, ritirare su il server e… trasferire il tutto su una VPS (Virtual Private Server – un server privato ospitato in un datacenter remoto), così da scongiurare il ripetersi della situazione.
Chiunque si sia avvicinato al mondo sistemistico si è creato, prima o poi, qualche tipo di server in casa: che sia un server web, mail o per qualche gioco online, l’essere il fornitore per se stessi è un traguardo tanto esaltante quanto comune. Il più delle volte viene usata una macchina dedicata, e spesso a livello domestico si tratta di vecchi PC riciclati al ruolo di server – e Linux è da sempre il SO più indicato per riesumare i vecchi rottami.
Jasper non ha fatto altro che questo, offrendo un sito web al mondo da casa sua, e forse ha ignorato il fatto che quanto erogato dalle sue quattro mura è negli anni diventato molto utile ed utilizzato da tutta la comunità. Ma i tempi sono cambiati ed ora tutto deve passare dal cloud per essere affidabile. O no?
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