Lo scorso 22 agosto, nel suo blog personale, Bruce Perens (padre fra le altre cose della definizione di open-source e di cui avevamo parlato recentemente in merito alla cause con Grsecurity) aveva espresso forti perplessità in merito ad un aggiornamento dei termini di licenza relativi al microcode delle CPU Intel, specificamente su questa frase:
You will not, and will not allow any third party to […] (v) publish or provide any Software benchmark or comparison test results.
Non ti è permesso, e non permetterai a nessuna parte terza di […] (v) pubblicare o fornire benchmark software o risultati di test comparativi.
E vien da se che con un presupposto simile, essendo il Microcode parte di ciascuna delle operazioni eseguite dal processore, la limitazione riguardasse implicitamente l’intero processore.
La motivazione di questa specifica immessa da Intel è riconducibile ovviamente alle fix di sicurezza (ovviamente frequenti nell’era post Spectre e Meltdown) che rallentano i processori: Intel non vuole e non ha bisogno di altro sensazionalismo intorno a risultati e benchmark sui propri processori.
Ebbene, non è dato di sapere se a causa di questo specifico blog post di Perens (ma i nostri cinque euro li puntiamo lì) o del frastuono che la licenza ha portato un po’ ovunque Intel è tornata sui suoi passi, correggendo e riadattando la policy in una forma maggiormente compatibile con le esigenze dei clienti, di fatto eliminando le limitazioni evidenziate da Perens.
Well done!
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