Cosa succede quando uno sviluppatore di Fedora (Hans de Goede) decide di migliorare l’esperienza di boot di Fedora rimuovendo la schermata di GRUB, esattamente come hanno fatto tutte le altre distribuzioni da tantissimo tempo?
Succede il finimondo, ecco cosa.
Tutto nasce dal post del buon Hans, all’interno del quale propone la modifica, motivandola con ragionevole piglio. Infatti sarà sufficiente, una volta introdotta la feature, premere il tasto ESC (o F8, come sui sistemi Windows) per accedere al menu come di consueto. Nelle intenzioni originali l’introduzione di questa modalità permetterà di rendere più fluido il processo di boot consentendo in ogni caso agli utenti di modificare il default a piacimento, intervenendo sulle impostazioni di default presenti in /etc/default/grub.
Semplice, chiaro, pulito.
E invece no. Il dibattito di innescato dalla proposta sta assumendo toni grotteschi, con decine di persone a favore o contro l’introduzione della nuova modalità, ed è tuttora in corso.
Come andrà a finire? Nessuno lo può sapere a questo punto, ma eccoci di fronte alla dimostrazione di come la democrazia implicita nell’open-source sia in realtà molte volte una costrizione, in quanto anche su aspetti relativamente semplici come questo è possibile discutere, discutere ed ancora discutere.
Vi state ancora lamentando dei lunghi tempi per la formazione del governo italiano?
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