La Raspberry Pi Foundation, tramite questo post pubblicato oggi sul sito ufficiale del progetto, ha reso ufficiale il lancio sul mercato del loro primo microcontrollore: il Raspberry Pi Pico. Al prezzo di soli 4$, si basa sul nuovissimo chip RP2040, sviluppato completamente in house.
Raspberry Pi Pico: diversificazione orizzontale
Il Raspberry Pi Pico nasce per superare alcuni limiti dell’attuale gamma di prodotti offerti dalla fondazione. Il primo è sicuramente di tipo energetico: nella sua modalità di alimentazione più bassa, ad esempio, i consumi del Raspberry Pi Zero si aggirano attorno ai 100 milliwatt. Sebbene sia possibile eseguire software bare metal su un Raspberry Pi, il software eseguito con un sistema operativo generico come GNU/Linux non è adatto al controllo a bassa latenza dei singoli pin di input/output.
Ecco perché in molte applicazioni pratiche, si preferisce accoppiare un Raspberry Pi con un microcontrollore. Al primo, infatti, si affidano i calcoli più pesanti, l’accesso alla rete e i processi di archiviazione. Il microcontrollore, invece, serve a gestisce gli input analogici e a bassa latenza. Nel contempo permette di poter usufruire di una modalità standby a bassissimo consumo.
Il chip RP2040
La realizzazione del Rapsberry Pi Pico è stata resa possibile da un incredibile lavoro in-house. Grazie all’esperienza maturata con i microcontrollori di prodotti quali il Raspberry Pi 400, di cui vi abbiamo parlato qui, o l’add-on board Sense HAT. Gli ingegneri della fondazione Raspberry sono riusciti a produrre il nuovissimo RP2040 sviluppato a 40 nm. Il chip è la perfetta sintesi dai tre obiettivi perseguiti dal team di sviluppo, per commercializzare un prodotto qualitativamente competitivo: alte prestazioni, flessibilità nella gestione dell’input/output e, naturalmente, il più basso costo possibile, per eliminare le barriere all’ingresso.
Le caratteristiche principali del microcontrollore sono:
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- Processore dual core ARM Cortex M0+ con frequenza massima di 133 MHz;
- 264kB di SRAM, e 2MB di memoria flash on-board;
- Programmazione drag & drop utilizzando la tecnologia mass storage over USB;
- 26 pin GPIO multi funzione;
- 2×SPI, 2×I2C, 2×UART, 3×12-bit ADC, 16×controllable PWM channels;
- Clock e timer on-chip;
- Sensore di temperature;
- Librerie floating point realizzate ad hoc per sopperire le mancanze del processore.
Il Raspberry Pi Pico può essere facilmente riprogrammato tramite USB da un Raspberry Pi o da un altro computer, sfruttando l’SDK C/C ++ o il port ufficiale di MicroPython. Questo prodotto è adatto un po’ per tutte le esigenze. È utilizzabile, infatti, sia nei progetti più complessi come una scheda standalone per lo sviluppo integrato, sia per scopi didattici, per chi sta muovendo i primi passi con un microcontrollore.
Per maggiori informazioni, vi rimando alla documentazione ufficiale, cui potete accedere da questo link.
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