Di questo passo toccherà parafrasare Branduardi e cantare di come alla fiera dell’est venne IBM che comprò Red Hat che comprò NooBaa… Va bene, siamo partiti un po’ troppo velocemente: cosa è successo? Semplice, Red Hat, che è appena stata acquisita da IBM per la modica cifra di 34 miliardi di dollari, ha annunciato di aver acquisito NooBaa, un’azienda che si occupa di cloud ibrido e data storage.
Non sono stati forniti dettagli economici sull’accordo, anche se c’è da scommettere che saranno meno di 34 miliardi di dollari
Una cosa è certa: se ci sono mai stati dubbi (ma da parte di chi?) che il focus del business prossimo futuro, ed anche attuale, di Red Hat (e quindi IBM) è e sarà il cloud ibrido, questa acquisizione li elimina completamente.
Gli sforzi dell’azienda di Raleigh saranno in questa direzione poiché, come conferma quanto riporta Gartner:
The landscape of cloud adoption is one of hybrid clouds and multiclouds. By 2020, 75 percent of organizations will have deployed a multicloud or hybrid cloud model.
Il panorama dell’adozione del cloud è diviso fra cloud ibridi e multicloud. Entro il 2020, il 75% delle organizzazioni avrà implementato un modello cloud multicloud o ibrido.
L’acquisizione di NooBaa dovrebbe garantire la copertura sull’ambito portabilità dei dati, specificamente per quello che riguarda il cloud object storage. Afferma Ranga Chari (Vice president and general manage nell’area Storage ed infrastrutture Hyperconverged di Red Hat):
Data portability is a key imperative for organizations building and deploying cloud-native applications across private and multiple clouds.
La portabilità dei dati è un fattore chiave per le aziende che costruiscono e sviluppano applicazioni cloud native nei cloud privati e multipli.
Non c’è altro da aggiungere, il futuro del business I.T. sarà nel cloud.
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