Giovedì scorso Red Hat ha annunciato i risultati fiscali dell’ultimo quadrimestre e, nonostante il trend di crescita dell’azienda sia oramai più che consolidato, quest’ultimo periodo ha dato grandi soddisfazioni alla stessa.
Già perché l’utile per questo periodo ammonta a ben 113,2 milioni di dollari che, paragonato all’anno precedente in cui nello stesso periodo era stato annunciato un profitto di 75,3 milioni, indica una variazione che sfiora la soglia del 50% in più.
Jim Whitehurst, CEO dell’azienda, ha le idee ben chiare sul motivo di questa crescita:
The move to hybrid cloud architecture continues to be a strategic priority for our customers. We again delivered strong revenue growth in Q1 as customers continued to adopt our cloud enabling technologies for their applications
La migrazione verso architetture cloud ibride continua ad essere una priorità strategica per i nostri clienti. Abbiamo ancora conseguito una forte crescita nel Q1 grazie alla continua adozione dei clienti della nostre tecnologie cloud per le loro applicazioni
Pare quindi che buona parte di questo salto venga attribuito alle soluzioni di cloud ibrido di Red Hat, OpenStack, OpenShift e Cloudforms che riscuotono sempre più successo e vengono adottate da sempre più aziende.
Certo, Shuttleworth assicura che la soluzione OpenStack basta sull OS di Canonical sia migliore di quella del cappello rosso, ma i numeri -anche se non sono ancora noti quelli di questo quarto per l’azienda padre di Ubuntu- sembrerebbero confermare un trend differente.
Il trend di mercato è quindi palese: il campo di battaglia sarà il cloud, in tutte le sue accezioni!
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