Il Fedora Project ha rilasciato ieri Fedora 30, ovviamente parliamo della versione beta.
La pre-release è disponibile in tre versioni: workstation, server e Silverblue. Non dimentichiamo la release per ARM (come ad esempio i Raspberry Pi 2 e 3).
Le varianti per quanto riguarda l’ambiente grafico (spin) sono sempre moltissime e, tra i “soliti” KDE Plasma, Xfce e GNOME, spuntano due new entry:
- DeepinDE, un ambiente che punta alla semplicita d’uso, estremamente pulito e curato. Pre-installati su deepin troviamo WPS Office, Skype e Spotify;
- Pantheon, desktop environment predefinito su elementaryOS, caratterizzato da personalizzazioni minime e feature essenziali improntate alla semplicità.
GNOME viene aggiornatao all’ultima release disponibile, la 3.32.
Qualche fix a DNF, il packet manager, che nella versione 29 era risultato particolarmente lento ed appesantito. In Fedora 30, i metadata sono compressi con il formato zchunk, un nuovo formato di compressione per ottimizzare il calcolo dei delta. In questo modo DNF scaricherà solamente le differenze tra qualsiasi copia precedente dei metadata e la versione corrente.
Versioni aggiornate anche di:
- GNU C Library
- Bash
- Python (e rimozione dei pacchetti di Python 2, in end of life nel 2020)
- Perl
Se tutto va per il verso giusto (e con Fedora sappiamo che spesso non va proprio tutto benissimo), la versione finale sarà rilasciata il 30 Aprile… al massimo il 7 Maggio!
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