Abbiamo seguito negli scorsi mesi i vari annunci relativi all’abbandono di Unity da parte di Ubuntu. Oggi è Mark Shuttleworth, CEO di Canonical, a chiarire gli aspetti determinanti della scelta.
Come anticipato in precedenza, la decisione consensuale presa dai leads di Canonical è motivata dalla volontà di voler far diventare Canonical una compagnia pubblica e risulterebbe impossibile quindi non concentrare gli effort sulle priorità profittevoli. Se mai fosse stato in dubbio infatti Unity, Ubuntu phone e tutto il discorso sulla convergenza non sono mai state componenti determinanti a produrre denaro nelle casse di Canonical.
Ma all’interno dell’intervista Shuttleworth lascia spazio anche ad affermazioni positive: l’essere orgoglioso di come negli ultimi sette anni Ubuntu sia diventata completamente sostenibile, ad esempio, rappresenta un’ottima attrattiva nei confronti degli investitori.
Letteralmente:
I could get hit by a bus tomorrow and Ubuntu could continue
Domani potrei essere colpito da un Bus ed Ubuntu potrà continuare a vivere
In conclusione, l’Enterprise prima di tutto. Sarà questa la direzione di Canonical nei prossimi anni e se, come nel caso di Unity, sacrifici saranno richiesti, sarà solo per rendere Ubuntu ancora migliore e più adatto al mercato.
Resta da vedere da qui a cinque anni se la sfida di Canonical sull’enterprise, e quindi implicitamente a Red Hat, sarà vinta. In particolare come e con quali sacrifici.
Leggi il contenuto originale su Mia mamma usa Linux!