Ha fatto un certo scalpore il passaggio in diretta di una bestemmia durante la serata in diretta del Capodanno di RAI1. Quello che è successo dimostra ancora una volta quanto una buona idea (passare come sottotitoli gli SMS di auguri dei telespettatori) possa trasformarsi in cattiva, e anche - dato un numero sufficiente di persone si possa trovare facilmente un idiota.
Anzi, più di uno.
Dimostra anche come la RAI sia poco preparata a governare i "nuovi" media: sarebbe infatti bastato filtrare i messaggi prima di trasmetterli. Un'operazione che qualsiasi social media manager avrebbe potuto fare con pochissimo sforzo, magari coadiuvato da uno strumento di filtro, con bando automatico dei rompiscatole.
Con la speranza che le brutte esperienze servano di lezione.
A pensarci bene poi si dovevano fare passare solo gli auguri di Buon Anno. Poi in verità è passato un po' di tutto, e allora anche lo scopo della comunicazione è stato pensato male, e forse questo è anche peggio del risultato.
AGGIORNAMENTO: Nei commenti, Andrea mi segnala che la RAI aveva messo un tizio (chi?) a filtrare gli SMS, e per questa sua colpa è stato sospeso dal servizio. Ammettendo che esista un poveraccio deputato a tal ingrata incombenza, la sostanza rimane la stessa: totale incapacità di gestire i nuovi (o recenti) strumenti, e mancanza di un chiaro obiettivo nella comunicazione.
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