Google ha svelato i dettagli riguardanti una grave falla dello stack Bluetooth: sono coinvolte tutte le versioni del kernel Linux precedenti a Linux 5.9 che supportano BlueZ. La falla si chiama BleedingTooth (CVE-2020-12351) e permette a un hacker di prendere il controllo completo di un dispositivo. Altri problemi per il Bluetooth dunque, dopo che i ricercatori della Purdue University avevano scoperto la vulnerabilità Blesa.
Bluetooth, falla BleedingTooth
A scovare questo buco è stato un
Leggi il contenuto originale su Linux Freedom