Canonical

Sono passati due anni ormai dall’inizio della transizione di Ubuntu da Unity, l’ambiente grafico custom che Canonical aveva creato appositamente, a GNOME, il progetto community da sempre default in distribuzioni come Debian e Red Hat. Come procedono le cose? Secondo Will Cooke, director of engineering di Canonical intervistato da TechRepublic, molto bene. Tutto progredisce secondo…
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Lo scorso 19 giugno, in questo articolo, vi annunciavo il definitivo abbandono del supporto per le architetture i386 (a 32-bit) da parte di Ubuntu 19.10 e dei suoi successori. La decisione presa da Canonical, come vi ho raccontato Domenica, ha scatenato un mezzo putiferio.

Steam ha annunciato che non avrebbe più supportato le nuove versioni di Ubuntu e gli sviluppatori di Wine hanno mostrato il loro disappunto verso la decisione presa

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Ubuntu cambia idea (definitivamente) sulla vicenda pacchetti i386 a 32-bit e lo fa ufficialmente tramite un comunicato sul Blog di Ubuntu.

Il team di Ubuntu continuerà a fornire una selezione di pacchetti i386 a 32-bit per Ubuntu 19.10 e Ubuntu 20.04 LTS.

Verrà messo su un processo comunitario per determinare quali pacchetti a 32-bit sono necessari per supportare il software legacy ed eventualmente verrà aggiunto qualche altro pacchetto post rilascio nel caso sia

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Lo scorso 19 giugno, in questo articolo, vi annunciavo il definitivo abbandono del supporto per le architetture i386 (a 32 bit) da parte di Ubuntu 19.10 e dei suoi successori. Questo significa che non ci saranno più builds, packages, librerie, tool o software compatibili con sistemi a 32-bit. Ciò vale anche per i flavours ufficiali e per tutte le derivate che fanno uso degli archivi di Ubuntu. In seguito all’annuncio degli sviluppatori di

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Attraverso una mailing list ufficiale gli sviluppatori di Ubuntu hanno confermato la decisione di interrompere definitivamente il supporto per i386. A partire da Ubuntu 19.10 (Eoan Ermine) non saranno più compilati i pacchetti per x86 a 32 bit.

Questo significa che non ci saranno più builds, packages, librerie, tool o software compatibile con sistemi a 32-bit. Ciò vale anche per i flavours ufficiali e per tutte le derivate che fanno uso degli

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Canonical ha rilasciato un firmware aggiornato per tutte le release di Ubuntu supportate con l’obiettivo di mitigare le falle MDS (Microarchitectural Data Sampling) per alcune CPU di Intel.

A metà maggio Intel ha pubblicato i dettagli riguardanti quattro nuove vulnerabilità scoperte da alcuni ricercatori. Tali falle affliggono diverse CPU dell’azienda che ha prontamente rilasciato un aggiornamento per correggere il problema, aggiornamento che è arrivato subito anche su Ubuntu. Da qualche giorno Canonical

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È un Mark Shuttleworth in gran spolvero quello che ha parlato con i ragazzi di tfir.io all’interno di un’intervista della quale vi riportiamo il video in fondo a questo articolo.

Principale focus del video l’immancabile questione desktop. Alla domanda specifica sul perché Linux abbia fallito in questo ambito le parole del fondatore di Canonical e papà di Ubuntu sono state chiarissime:

I think the bigger challenge has been that we haven’t invented anything

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Nelle scorse ore sono emersi alcuni dettagli circa un nuovo gruppo di vulnerabilità che affligge le CPU Intel. Sto parlando del Microarchitectural Data Sampling (MDS), quattro tecniche legate alla famosa esecuzione speculativa che è alla base delle falle note come Meltdown&Spectre e alle relative varianti. Meltdown e Spectre per chi non lo ricordasse sono i nomi delle due vulnerabilità scoperte dai ricercatori di Google Project Zero a inizio 2018. Canonical ha

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Dopo il rilascio di Ubuntu 16.04.6 LTS della scorsa settimana, resosi necessario per aggiornare le ISO di installazione con l'aggiornamento che risolve la vulnerabilità di APT recentemente scoperta, Canonical ha deciso di aggiornare anche la versione Trusty Tahr e ha quindi rilasciato Ubuntu 14.04.6 LTS.

Anche in questo caso si tratta di una point release fuori programma rispetto ai rilasci canonici. Ubuntu 14.04.6 LTS non porta con se nessun aggiornamento dello stack

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Canonical ha appena pubblicato sul suo blog ufficiale una interessante infografica che mostra il successo di snap.

Stando agli ultimi dati ufficiali ci sono più di 3 milioni di applicazioni installate ogni mese nel formato snap.

Più di 2000 sono invece gli sviluppatori che hanno deciso di pubblicare la propria applicazione nel formato snap. Fra questi troviamo nomi del calibro di Spotify, Google, Amazon, Microsoft e Slack.

Il supporto a snap è presente, oltre

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